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Bilancio, grillini senza maggioranza in aula. La furia di De Vito: "Discussione così è inaccettabile"

Cade quattro volte il numero legale. Il presidente del Consiglio comunale riconvoca la seduta per oggi in presenza e propone una "maratona" in Aula per tutta la prossima settimana, con convocazioni da lunedì a venerdì 

Caos in Consiglio comunale per il voto sul bilancio previsionale. Nella seduta di ieri, per ben quattro volte di fila, la maggioranza M5s non è riuscita a garantire il numero legale, costringendo il presidente Marcello De Vito, non senza irritazione, a riconvocare l'Aula per oggi in "seconda chiamata" (quindi con numero necessario di presenze tra gli scranni inferiore), sperando di accelerare la discussione che stavolta sarà in presenza, la prima dopo mesi di sedute video. Niente che sorprenda a dire il vero. Che proprio sul voto del bilancio previsionale ci sarebbero stati problemi lo avevamo raccontato e in qualche modo pronosticato, alla luce di una maggioranza pentastellata sempre più frantumata. 

Maggioranza inesistente 

Ci sono due consigliere che hanno già dichiarato di essere pronte a uscire dal Movimento, Maria Agnese Catini e Simona Ficcardi. Colpa di un bilancio che, è l'accusa, taglia sui servizi sociali e non brilla in trasparenza. Ma la rottura per entrambe è figlia di un disamore con Virginia Raggi montato nel tempo ed esploso con la candidatura della sindaca mai condivisa con consiglieri e attivisti. 

Poi, con un piede dentro e uno fuori dall'universo grillino, ecco tra gli scranni anche i quattro consiglieri "ribelli" (Enrico Stefàno, Angelo Sturni, Donatella Iori e Marco Terranova), ancora convinti di restare tra i pentastellati ma pronti in maniera totalmente imprevedibile a togliere l'appoggio alla linea Raggi se in disaccordo con qualche provvedimento.

Insomma, il risultato si è visto nella giornata di ieri, il numero legale è caduto quattro volte. Mandando su tutte le furie il presidente dell'Aula Marcello De Vito che ora rimbrotta i consiglieri, di maggioranza e opposizione, "minacciando" una maratona no stop per la prossima settimana: tutti convocati tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, e in presenza (opzione eventualmente da votare in aula), auspicando che nel frattempo le forze politiche rinuncino a una parte degli emendamenti presentati, ridefinendo "una razionale programmazione dei lavori". Difficile che accada, come fa filtrare il capogruppo di Fratelli d'Italia Andrea De Priamo: "Non ci pensiamo nemmeno"

La rabbia di De Vito: "Così discussione inaccettabile"

"Non posso accettare che la discussione di una Delibera come quella del Bilancio previsionale - grazie alla quale un’Amministrazione è in grado di evitare spese in dodicesimi e debiti fuori Bilancio - possa superare le tre settimane di discussione" ha dichiarato il presidente d'Aula. "Purtroppo essendo stata disattesa ogni mia aspettativa e per consentire all'Ente di procedere con l'approvazione sono stato costretto, mio malgrado, a proporre - già nella conferenza dei presidenti dei gruppi di ieri - la convocazione delle sedute d'Aula per la quarta settimana consecutiva con una programmazione in presenza tutti i giorni da lunedì 15 a venerdì 19 febbraio, con orario dalle 10.30 alle 20.00". Già, perchè al voto mancano ancora 970 ordini del giorno e più di 1200 emendamenti. E di malumore in malumore si rischia di non arrivare a dama. Lavorare tutti i giorni, ma soprattutto in presenza, aiuterà ad accelerare i tempi. Questione anche questa che non sembra mettere però tutti d'accordo. 

Un fuorionda della vicepresidente del Consiglio comunale, la grillina Sara Seccia, ieri al terzo appello lo ha fatto chiaramente intendere. "No, ma noi siamo quelli coraggiosi che vanno in giro nonostante il Covid. Gemma non esce proprio - dice Seccia a microfono acceso, riferendosi alla collega Guerrini - Sinceramente tanto è inutile parlare qua", aggiunge scorata, mentre i colleghi provano a coprirle la voce e a farle notare che la piattaforma la sta mandando in diretta.

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