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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Bilancio, è allarme dai municipi: i minisindaci incontrano l'assessore Morgante

I servizi assistenziali e sociali sono a rischio. Intanto Marino è fiducioso per il 2014: "Nella manovra per l'anno prossimo, la priorità al sociale"

È allarme rosso dai municipi per le casse capitoline. I soldi per garantire i servizi assistenziali e sociali sono agli sgoccioli e alcuni servizi potrebbero già saltare nelle prossime settimane. La situazione non è una novità. Più volte i presidenti dei municipi hanno alzato la voce per comunicare una situazione sempre più difficile da gestire. Oggi i quindici minisindaci della Capitale incontreranno l'assessore al Bilancio Daniela Morgante insieme a quello alla Casa con delega al Decentramento Daniele Ozzimo per capire come andare avanti nell'immediato, valutare eventuali modi per tamponare l'emergenza, capire quali sono le risorse su cui contare.

A spiegare la situazione, il minisindaco Andrea Catarci che sulle pagine di Repubblica ha affermato come "senza un intervento immediato dalla prossima settimana si sarà costretti a fermare le prestazioni". Sulle pagine del quotidiano Catarci ha spiegato di avere "210 mila euro di scoperti al 30 settembre per assistenza indiretta ai disabili e alle famiglie con minori e con gli anziani, compresi i malati di Hiv". E ancora: "Il 15 ottobre scadono i fondi per l'assistenza diretta".

La situazione era stata preannunciata anche qualche giorno fa nel corso di una lunga riunione tra gli assessori alle politiche sociali e i minisindaci in un incontro con l'assessore alle Politiche Sociali Rita Cutini durante la quale i presidenti avevano spiegato: "L’intervento deve essere immediato perché molti servizi sociali rischiano di chiudere e addirittura alcuni hanno smesso di erogare i servizi”.

Far quadrare il bilancio capitolino con un deficit da oltre 800 milioni di euro è un'operazione tutt'altro che scontata. Il sindaco Marino è al lavoro per convincere il governo a dare il via libera alla norma 'Salva Roma' che dovrebbe permettere di spostare tra i 400 e i 500 milioni di euro nella gestione commissariale ma dopo le aperture positive della scorsa settimana, ieri c'è stata una netta frenata.

Nonostante la riuscita della 'missione' per chiudere il bilancio del 2013 sia tutt'altro che scontata, Marino preferisce guardare avanti e pensare alla previsione per il 2014. Al centro della sua attenzione ci sono proprio quei servizi sociali che rischiano di saltare a breve. “Nella manovra di bilancio di previsione per il 2014 daremo priorità agli interventi sul sociale” ha annunciato ieri a margine della maratona 'Corriamo insieme a Peter Pan' che si è svolta a Villa Pamphili. La sfida, sempre se l'inquilino del Campidoglio riuscirà a “superare questa fase”, è quella di “presentare il bilancio previsionale per il 2014 entro quest'anno e di riportare quindi la Capitale sui binari di un'amministrazione sana e rigorosa”.

Intanto si lavora a far quadrare i conti. Se tra i 400 e i 500 potrebbero essere fatti confluire nella gestione commissariale e tra i 100 e i 140 milioni potrebbero arrivare dai fondi regionali per il trasporto pubblico locale bloccati dal piano di rientro della sanità, mancherebbero all'appello circa 260 milioni di euro. Di alzare le tasse così come aveva proposto l'assessore al Bilancio Morgante, il sindaco Marino non ne vuole nemmeno sentire parlare. Si lavora alla vendita del patrimonio comunale e al prepensionamento di circa 4 mila dipendenti capitolini in deroga alla legge Fornero. Intanto, per valutare la condizione delle casse comunali, è intervenuta anche la Ragioneria generale dello Stato.

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