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C'è il primo bilancio dell'era Gualtieri. Gli attacchi delle opposizioni

Critiche pesanti al primo cittadino e alla prima manovra del Consiglio a maggioranza dem

C'è il primo bilancio dell'era Gualtieri. Approvato questa notte con 30 voti favorevoli, 11 contrari e 4 astenuti, stanzia spesa corrente per circa 5,28 miliardi di euro, un dato superiore alla previsione per il 2021 contenuta nel bilancio di previsione 2021-2023 precedentemente approvato (5,095 miliardi), privilegiando tra i vari settori scuola, sociale, personale e ambiente. Una manovra definita dal sindaco "un grande risultato per Roma" ma che, inevitabilmente e come prevedibile, ha sollevato critiche pesanti tra le file delle opposizioni. 

Fratelli d'Italia

"Abbiamo votato un bilancio decisamente insufficiente per garantire la ripresa della Capitale" commenta il consigliere di FdI Andrea De Priamo, che ha presentato da solo il numero più alto di atti sul bilancio, mille tra emendamenti e ordini del giorno. "Aumentano le spese per i campi rom, mancano ristori per le categorie duramente colpite dalla crisi come imprese, commercianti, settore turistico e sportivo. Trascurate famiglie giovani e anziani e ancora pochi gli investimenti. Abbiamo inchiodato in aula la maggioranza per otto giorno con un confronto serrato ma leale e abbiamo ottenuto l'approvazione di numerosi ordini del giorno tra i quali quelli per il vuoto a rendere, per un nuovo piano di case popolari, per il bigliettaio sui bus, per il prolungamento metro B da Rebibbia a Casal Monastero ed altri ancora sui quali vigileremo affinché siano attuati". 

Lega

"Si può mentire alla città, si possono raccontare le favole giuste ai romani ma i numeri del bilancio non sono un'opinione. Un bilancio di previsione figlio di una cultura spendi e spandi tipica della sinistra" commenta il consigliere della Lega Fabrizio Santori. "Un bilancio di previsione targato Gualtieri e Pd che doveva essere approvato a dicembre ma che è slittato per errori, incompetenze, emendamenti di giunta e sub emendamenti di consiglio che sono andati a mettere le toppe a gravi problemi sollevati nero su bianco dall'Organo di Revisione Economico-Finanziario al quale non è stata data ancora una risposta sui necessari obiettivi di servizio e di gestione delle aziende partecipate, sul patrimonio immobiliare della città e sulla pianificazione della spesa per il personale". 

M5s

Severo anche il giudizio del M5s. "Tante parole sulla 'Città dei 15 minuti' ma poche risorse e zero indicazioni per incentivare la mobilità dolce, rendere la Capitale più sicura, anche per i più deboli, e aumentare la partecipazione dei cittadini" tuona la capogruppo del M5s Linda Meleo. "Il bilancio 2022-24 che l'amministrazione Gualtieri dà a Roma, con l'approvazione in Assemblea capitolina, dà una brusca frenata al percorso fatto per avvicinarla alle grandi capitali europee. È un bilancio immaturo e scritto in fretta e furia". E ancora: "Grande assente è la sicurezza stradale e la mobilità sostenibile. Mancano infatti le risorse per costruire una città più vicina ai romani: nessuna risorsa per realizzare corsie e piste ciclabili, neanche il GRAB, isole ambientali e zone 30, messe in sicurezza e ridisegno degli incroci, attraversamenti pedonali luminosi, corsie preferenziali per i bus. Su questi temi abbiamo presentato degli ordini del giorno che dovevano impegnare sindaco e Giunta a proseguire progetti già avviati o a realizzarne di nuovi, ma sono stati tutti bocciati, segno di quanto interessino, nei fatti e non a parole, i temi della mobilità dolce e attiva a questa amministrazione". 

Lista Calenda

"Nonostante si possano apprezzare sforzi significativi sul piano degli investimenti su manutenzione straordinaria di strade ed edifici pubblici, come pure nell'offerta dei servizi, mancano invece risposte serie e concrete sui temi cruciali dei rifiuti e della mobilità" sottolineano i consiglieri del gruppo Calenda. "La città di Roma, a fronte di una Tari tra le più alte d’Italia, non solo non offre ai cittadini un servizio efficiente e degno della Capitale d’Italia, ma con questo Bilancio non individua soluzioni per il problema dei rifiuti e non indica una svolta significativa per il rilancio della principale azienda partecipata capitolina del settore, Ama". Idem per la mobilità. "Non sono chiare le linee d'indirizzo per risollevare la partecipata capitolina del trasporto pubblico, Atac, e conseguentemente appaiono deboli le prospettive di sviluppo della Capitale verso una mobilità sostenibile e integrata". 
 

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