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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Bilancio, il Governo gela Marino: "Niente fondi straordinari"

Ieri il ministero dell'Economia e Finanza ha precisato sull'incontro di martedì: "Non si è parlato di erogazione di contributi". E il sindaco conferma: "Solo aiuti tecnici"

"Il Governo salverà Roma dal default". Era un Marino esultante quello uscito venerdì dall'incontro con il viceministro Luigi Casero. L'aiuto del governo sembrava concreto e, pur senza la promessa dei fondi, la strada sembrava in discesa. Ieri però la doccia gelata è arrivata nel pomeriggio, trasformando nuovamente la montagna degli 867 milioni di debito in un Everest insormontabile. A gelare il Campidoglio un'agenzia che raccontava, tra le righe, di un Ministero dell'Economia e Finanza stizzito per un sindaco che, dopo l'incontro del giorno prima, si è, per dirla alla romana, "allargato". Una bacchettata in piena regola quindi che ha costretto ad un chiarimento lo stesso Campidoglio che, come uno scolaro redarguito, si è visto costretto a chinare il capo e precisare per evitare di perdere l'aiuto (tecnico) garantito dal MEF.

L'INCONTRO DI VENERDI - All'uscita dall'incontro di venerdì Marino aveva parlato di un governo che non avrebbe permesso il default di Roma. Un sostegno tecnico, attraverso un "supporto alle norme che noi chiediamo per razionalizzare la spesa". Il sindaco aveva parlato anche di modifiche di alcune norme per alleggerire il peso del buco di bilancio. In particolare, è venuto fuori venerdì sera, si parlava di eliminare quel vincolo che lega il rimborso statale per il Tpl al piano di rientro della sanità del Lazio - da qui potrebbero arrivare circa 300 milioni di euro.

IL MEF - Ieri pomeriggio il ministero dell'Economia e Finanza specificava: "Nell'incontro di ieri tra il sindaco di Roma Ignazio Marino e lo staff del ministro Fabrizio Saccomanni non si "è parlato dell'erogazione di contributi al comune a carico della fiscalità generale. A seguito di una specifica richiesta del sindaco di Roma Capitale - aggiungono le stesse fonti del Mef - in questi giorni i Servizi ispettivi di finanza pubblica della Ragioneria generale dello Stato hanno avviato una verifica ispettiva sulla regolarità della gestione amministrativo-contabile, volta a verificare il rispetto degli equilibri di bilancio, le cause di eventuali squilibri e, più in generale, il rispetto degli obiettivi di finanza pubblica". Il Mef ha dato la propria disponibilità - è stato spiegato - "ad assistere il Comune nella definizione di un piano di riequilibrio strutturale del proprio bilancio, da attuarsi anche attraverso la regolazione di alcune partite finanziarie tra la gestione commissariale e l'amministrazione comunale".

IL CAMPIDOGLIO -  A stretto giro il Campidoglio precisa: "Rispetto all’incontro che ha avuto luogo ieri presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Campidoglio precisa che nella riunione il sindaco Ignazio Marino ha indicato come necessaria una rigorosa ristrutturazione della spesa dell’Amministrazione nonché delle società partecipate, anche attraverso una severa revisione di tutti i contratti di servizio, al fine di ristabilire l’equilibrio finanziario. Obiettivo da raggiungere già nel bilancio di previsione del 2014, che il Comune intende approvare entro la fine del 2013. La strada vagliata non prevede, dunque, alcun trasferimento di risorse da parte dello Stato nei confronti di Roma Capitale, né per il 2013, né per il 2014. Piuttosto, si tratta di avviare un percorso virtuoso di seria razionalizzazione delle spese. Limitatamente al 2013, l’Amministrazione intende fare affidamento sulla gestione commissariale attraverso la regolazione di alcune partite finanziarie senza alcun onere per lo Stato".

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