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Bilancio, slitta il Consiglio: meno otto al commissariamento, opposizione in trincea

Se l'Aula Giulio Cesare non approverà la manovra entro il 30 novembre interverrà il prefetto. La seduta dovrebbe slittare a lunedì. Pronti migliaia di emendamenti

Il conto alla rovescia è iniziato da tempo ma adesso per l'approvazione del bilancio 2013 siamo ormai agli sgoccioli. La riunione dei capigruppo potrebbe decidere di calendarizzare la discussione già per domani anche se con molta probabilità la manovra dovrebbe arrivare in Aula Giulio Cesare lunedì pomeriggio. C'è tempo fino al 30 novembre. Cinque giorni. Se l'approvazione non dovesse arrivare entro quella data si potrebbe arrivare al commissariamento. L'iter fissato dalla legge prevede che il prefetto Giuseppe Pecoraro mandi una diffida all'amministrazione per la convocazione, entro venti giorni dalla data di ricezione, di una seduta del consiglio comunale per procedere all'approvazione. In caso contrario il prefetto procederà alla nomina di un commissario e allo scioglimento del consiglio comunale.

Per tentare di appellarsi a un senso di responsabilità già invocato anche nelle scorse settimane il sindaco Marino questa mattina incontrerà le opposizioni capitoline. Da Alessandro Onorato, lista Marchini, ai partiti di centrodestra passando per il Movimento cinque stelle, le opposizione sono decisa a dare battaglia. Si annunciano circa 50 mila emendamenti e ordini del giorno. Anche sulla tempistica lo scontro è stato acceso. Proprio ieri, nel corso di una riunione dei capigruppo, maggioranza e opposizione si sono scontrati con i primi che volevano iniziare la discussione oggi e i secondi intenti a rallentare e a portare tutto in aula lunedì. L'indizione di una giornata di lutto nazionale per le vittime dell'alluvione in Sardegna ha bloccato la situazione. Oggi pomeriggio si ricomincerà a discutere:  la maggioranza proporrà di convocare una seduta questo sabato per iniziare la discussione, l'opposizione, già sul piede di guerra, deciderà se accettare questa proposta.

“Su questa manovra faremo un'opposizione dura e senza sconti” ha tuonato Alessandro Onorato capogruppo della Lista Marchini in Assemblea capitolina. “Le promesse elettorali di Marino sono evaporate nel nulla come avevamo previsto: nei prossimi giorni presenteremo ordini del giorno, emendamenti e proposte di delibera per correggere un bilancio che rischia di dare il colpo di grazia a una città già in ginocchio. Marino non si illuda: con noi le sirene del consociativismo non attaccano” ha dichiarato considerando come verosimile il “rischio default” e il commissariamento come “unico modo per mettere tutti davanti alle proprie responsabilità”.

Intanto è slittato il parere della commissione Bilancio sulla manovra previsionale del 2013. L'ok potrebbe arrivare domani pomeriggio o lunedì mattina. Ieri sera la giunta capitolina ha approvato una delibera sul piano finanziario di Ama, propedeutica al bilancio, che dovrà essere visionata e approvata dalla commissione che dovrà poi esprimere il suo parere sulla delibera 'madre' sulla manovra previsionale 2013. "Se la capigruppo di questo pomeriggio deciderà che il consiglio comunale si riunirà domani allora la commissione darà il suo parere prima" spiega il presidente della commissione Bilancio Alfredo Ferrari. "Se l'aula Giulio Cesare verrà convocata lunedì allora ci riuniremo prima del consiglio alle 9.30 in Campidoglio per dare il parere".

Secondo quanto si apprende, la commissione bilancio non ha potuto dare l'ok alla manovra 2013 anche perché non è ancora pervenuto il parere del collegio dei revisori. Parere che dovrebbe arrivare entro domani mattina. Duro il commento di Onorato: "Si fanno opposizione da soli. È da irresponsabili portare avanti un bilancio senza il parere del collegio dei revisori. I tempi si dilatano non per responsabilità dell'opposizione ma per una disorganizzazione della maggioranza che ha pianificato male i tempi. In questo modo la giunta Marino dà il colpo di grazia a Roma".

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