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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Bilancio, cresce l'attesa per la norma 'Salva Roma': un mese di tempo per chiudere la partita

Palazzo Chigi dovrebbe approvare in giornata il decreto che permette a Roma Capitale di spostare parte del debito nella gestione commissariale. Per la manovra, c'è tempo fino al 30 novembre

Giornata decisiva oggi per il bilancio capitolino. Il Consiglio dei Ministri dovrebbe approvare nelle prossime ore la norma 'Salva Roma' che permette di spostare parte del debito di 867 milioni di euro nella gestione commissariale. Salvo sorprese, la cifra da 'congelare' dovrebbe aggirarsi attorno ai 400 milioni di euro, permettendo così di chiudere il bilancio del 2013. Fiato sospeso quindi per il sindaco di Roma Ignazio Marino che non ha voluto fissare degli appuntamenti pubblici proprio per essere libero di occuparsi del tema bilancio per tutta la giornata.

LA MANOVRA - Una volta pubblicata la norma il bilancio dovrà essere chiuso. Per farlo si ricorrerà ai 140 milioni di euro che dovrebbero essere stanziati dalla Regione Lazio per il trasporto pubblico locale. Intorno ai 100 milioni di euro invece dovrebbero arrivare dai tagli ad assessorati e agli uffici amministrativi. Infine le tasse, in particolare quella relativa all'occupazione di suolo pubblico e agli alberghi di extra lusso. Dal Governo dovrebbero arrivare anche 30 milioni di euro per incentivare la raccolta differenziata derivanti dal Patto per Roma firmato dall'allora sindaco Alemanno.

L'ITER - A Palazzo Senatorio sarà una giornata di incontri. Non c'è molto tempo. La manovra del 2013 va approvata entro il 30 novembre, pena il commissariamento. Pubblicata la norma, la manovra su cui sta lavorando l'assessore al Bilancio Daniela Morgante dovrà essere discussa e approvata in giunta per poi essere mandata ai municipi per il parere consultivo. Dopo questo passaggio, che potrebbe richiedere al massimo 20 giorni di tempo, il bilancio passerà per la commissione preposta per poi approdare in Consiglio Comunale. Conti alla mano, una volta in Aula Giulio Cesare ci sarà circa una settimana di tempo per la discussione e l'approvazione. I tempi sono strettissimi. Molto dipenderà anche dall'atteggiamento dell'opposizione.

OSTRUZIONISMO - Nonostante l'incontro sul tema tra il sindaco Marino e l'ex primo cittadino Alemanno abbia anticipato un clima collaborativo, l'opposizione in consiglio comunale ha già dichiarato guerra. L'attacco viene da Fratelli d'Italia: “Ci opporremo con tutti gli strumenti necessari all'approvazione di un documento che da ciò che si conosce non convince e venderemo cara la pelle, sicuri che nessuno stia vendendo quella dell'orso prima di averlo braccato, pur di mettere davanti alle proprie responsabilità Marino e la sinistra” dichiara Dario Rossin consigliere di Fratelli d'Italia e segretario d'Aula dell'Assemblea capitolina. “Stiamo già predisponendo migliaia di ordini del giorno sul Bilancio perché vorremo conoscere fino a fondo quella manovra”. Polemica anche la capogruppo del Pdl Sveva Belviso che ieri ai microfoni di Radio Città Futura ha dichiarato: “Sembra quasi che il sindaco stia chiedendo alle opposizioni di mettere un fermo alla sua azione amministrativa, forse vuole tonare in sala operatoria. Al di là del Decreto Salva Roma, c'è la manovra che dovrà varare Roma Capitale: quella proposta su che tavolo è? In che cassetto è chiusa?".

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