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Bilancio, spunta una spesa imprevista: 'buco' Ama da 53 milioni di euro

Come voluto dal sindaco, nessun innalzamento delle tasse è emerso dal documento contabile approvato ieri in giunta. Rimane però il possibile aumento della futura Trise

Alla fine della lunga riunione di giunta, durata oltre sette ore, il sindaco Marino è riuscito a tenere fede ai suoi propositi: le tasse non hanno subito alcun aumento. Eppure ci è mancato poco. Nel corso della seduta di ieri che ha portato all'approvazione del bilancio 2013, è emersa una spesa imprevista dell'Ama, l'azienda capitolina che si occupa della raccolta dei rifiuti, quantificata dall'assessore al Bilancio Daniela Morgante in oltre 50 milioni di euro. In sostanza, l'azienda dei rifiuti ha guadagnato meno di quanto ha speso.

La questione ha 'bloccato' la discussione in giunta. In particolare il sindaco, che ci ha messo la faccia in più occasioni assicurando i romani che non avrebbe fatto lievitare le tasse, si è impuntato opponendosi a qualsiasi ipotesi di far pesare il 'buco' sui cittadini. Per ora quindi niente aumento della tariffa.

Anche se la questione si potrebbe ripresentare a breve. E l'aumento per la nuova tassa 'unificata', la Trise, l'imposta sui rifiuti e i servizi, che mette insieme la Tasi, sui servizi indivisibili, e la Tari, sulle abitazioni, sembra quasi inevitabile. Dal Campidoglio però fanno sapere che l'extra costo non è legato alla chiusura di Malagrotta e alla necessità di portare i rifiuti nelle regioni del Nord Italia con un costo a tonnellata superiore quanto piuttosto alla gestione ordinaria di un'azienda “in sofferenza da tempo”.

Interrogato a riguardo, sulla questione è intervenuto anche il sindaco Marino: "Non ho mai voluto fare polemiche e non le faccio adesso. Ma è evidente che alcuni dei servizi di questa città negli ultimi anni non hanno funzionato bene". Così il sindaco di Roma Ignazio Marino risponde, al termine di un incontro con la comunità ebraica al Tempio Maggiore. "Adesso dobbiamo analizzarli uno per uno come fatto ieri sera, addirittura concentrandoci sul numero di cassonetti che erano stati acquistati nuovi nel 2013. Siamo scesi fino a quel livello di dettaglio perchè davvero pensiamo che i romani che pagano le tasse hanno diritto ad un servizio degno di una Capitale di un Paese membro del G8".

Affila i coltelli la capogruppo del Pdl Sveva Belviso: "Serve chiarezza su tassa Ama colmare il buco Ama di 53 milioni di euro ci aspettiamo dal sindaco Ignazio Marino immediata chiarezza. Riteniamo inaccettabile penalizzare i cittadini con altri aumenti di tariffe".

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