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Bilancio bocciato, Mazzillo "raccoglie la sfida del rigore": ma correggere i conti non sarà facile

L'assessore su Facebook: "Ci sono i tempi per predisporre un nuovo schema di bilancio". Sulla contestazione dell'Oref pesano le mancate alienazioni delle partecipate e "una non corretta previsione dei debiti fuori bilancio"

Non si scompone Andrea Mazzillo. E di fronte alla bocciatura del 'suo' bilancio da parte dell'Oref rilancia: "I revisori contabili sono stati particolarmente rigorosi nella loro analisi e noi vogliamo raccogliere questa sfida al rigore" ha scritto in un post sulla sua pagina Facebook, subito rilanciato dal blog di Beppe Grillo. Lo stop è una tegola politica pesante, con le opposizioni che ieri si sono scagliate contro la maggioranza al grido di dimissioni. Ma la strada da intraprendere ora è chiara: "Ci sono i tempi per predisporre un nuovo schema di bilancio ed approvarlo entro i termini stabiliti dalle norme (28 febbraio 2017)". 

Si tratta solo di rimettersi al lavoro valutando "le prescrizioni e le osservazioni dell'Oref" ha spiegato l'assessore. "Non si ferma la nostra azione amministrativa improntata a principi di trasparenza e rigore contabile. Come riconosciuto dallo stesso Oref, questo è un bilancio vero, ispirato a criteri di prudenza e credibilità. Dopo le opportune modifiche lo riproporremo, con più forza e determinazione di prima". Poi spiega: "Le consideriamo un'opportunità per migliorare ulteriormente il documento fondamentale per l'azione amministrativa per il prossimo triennio. Cominceremo affrontando il riconoscimento dei debiti fuori bilancio, che consentirà di dare ossigeno ai debitori e fornitori di Roma Capitale, e dunque alle imprese. Spiace solo che non ci siano, a questo punto, i tempi tecnici per poter approvare il bilancio entro il 31 dicembre".  

L'orgoglio di arrivare ad un'approvazione entro il 2016, più volte annunciato dalla sindaca Raggi, però salta. "Eravamo pronti ad approvare il Bilancio con largo anticipo, una cosa più unica che rara". 

L'assessore non nasconde però una nota polemica verso l'operato dei revisori dei conti: "Analoghi rilievi effettuati in passato non hanno mai prodotto pareri negativi e le valutazioni espresse oggi sono riferibili non al bilancio corrente ma a criticità ereditate dalle passate amministrazioni". 

Effettivamente è la prima volta che accade una cosa simile: mai prima di ieri l'Oref aveva dato un parere negativo ad un documento di programmazione finanziaria. 46 pagine in cui i revisori esprimono preoccupazione per gli "equilibri di bilancio" della macchina capitolina. Il motivo? "Non sono stati previsti gli interventi correttivi necessari" a mantenere, appunto, "l'equilibrio di bilancio", nel caso in cui "il saldo di finanza pubblica possa non essere rispettato". 

In altre parole, per i revisori, se i conti tornano e il "pareggio" viene rispettato, è solo perché sono state previste "entrate non strutturali", come le concessioni edilizie e le contravvenzioni, senza però prevedere "un adeguato e specifico programma di recupero" di tali entrate. L'Oref ha inoltre bacchettato il Campidoglio in quando nel documento "non trovano riscontro le raccomandazioni del Mef e le previsioni del piano di rientro in riferimento alla razionalizzazione e alienazione delle partecipazioni in società che non svolgono attività per il raggiungiungimento di fini isituzionali dell'Ente". Si parla della galassia di aziende capitoline, da Assicurazioni per Roma a Farmacap, che l'amministrazione Marino aveva deciso di dismettere. Progetto sul quale l'amministrazione Raggi stava invece mantenendo cautela. 

Tra i motivi per cui l'Oref ha bacchettato il Comune anche "una non corretta previsione degli ingenti e imminenti oneri derivanti dai debiti fuori bilancio, dalla gestione del contenzioso in essere, dalle passività derivanti dalla gestione delle partecipate", solo per citarne alcuni. Mazzillo ha accolto la "sfida del rigore" ma sistemare i conti non sarà facile. Scrive l'Oref nelle conclusioni: "Ulteriori risparmi derivanti dalla razionalizzazione della spesa non appaiono possibili se non a danno della qualità dei servizi erogati dall'Ente ai cittadini". 

Minimizzano i consiglieri del Movimento cinque stelle. Di "stop momentaneo" parla Marco Terranova, presidente della commissione Bilancio. Scrive sul suo profilo Facebook: "Tanto ottimo lavoro fatto, il macigno ereditato dei debiti fuori bilancio a condizionare un parere non favorevole. Ma non ci arrendiamo e proveremo con tutto il nostro impegno a superare questa fase. Solo per i romani e per Roma. Da domani lavoreremo proprio sui debiti fuori bilancio per porre rimedio a quanto fatto in passato". La linea è quella di addossare le 'colpe' alle precedenti amministrazioni. Lo scrive il capogruppo Paolo Ferrara, sempre sui social: "Le opposizioni, Pd in testa, si permettono di applaudire e gridare all'annuncio in Aula del parere non favorevole dell'Oref sul bilancio di previsione 2017-2019. Applaudono su uno scenario difficile che hanno creato loro stessi nel corso degli anni, con amministrazioni di opposto colore politico ma di uguale risultato: una situazione drammatica per la Capitale, che stiamo cercando con tutte le forze di risolvere". 

Questa invece la posizione di Angelo Diario, presidente della commissione Sport: "Nel parere dell'Oref si legge che i revisori dei conti hanno valutato "positivamente la politica di bilancio ispirata a principi di prudenza adottata dall'ente". I rilievi negativi riguardano l'insufficienza degli "spazi di finanza pubblica necessari al rispetto dell'equilibrio finanziario in relazione alle necessità che potrebbero rivelarsi rispetto al riconoscimento dei debiti fuori bilancio". Le difficoltà derivano quindi da debiti fuori bilancio". Poi continua: "In questi mesi siamo stati criticati da tutte le opposizioni anche per l'eccessivo rigore di alcune scelte, che invece oggi l'Oref dice non essere ancora sufficienti. Con qualsiasi altro governo, quindi, il parere sarebbe stato ancor più negativo. Criticateci tutto ma, per favore, cercate di farlo con obiettività. Gli scenari alternativi, credetemi, sono peggiori".

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