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Bilancio bocciato, M5S non ci sta e accusa l'Oref: "Dimissioni, intervenga Gentiloni"

Lemmetti: "E' un giudizio politico, andiamo avanti"

Un attacco diretto, personale, che arriva a sguainare come una spada la parola dimissioni. La maggioranza a Cinque Stelle non ha preso molto bene il parere negativo da parte dell'Oref sul bilancio consolidato dell'esercizio del 2016, approdato oggi in Aula Giulio Cesare dopo il via libera di ieri al 'piano Colomban' sulle partecipate. "Sono giudizi politici" la tesi grillina. "Si devono dimettere" il rinforzo che arriva dai 'colleghi' alla Camera. Fino all'attacco personale alla presidente dell'Oref: "E' indagata". 

E se gli attacchi più spregiudicati sono arrivati dal capogruppo Paolo Ferrara, il 'la' è arrivato proprio dalla Giunta. Lontano dalla reazione composta del suo predecessore, Andrea Mazzillo, che di fronte ad una simile bocciatura decise di "raccogliere la sfida del rigore", l'assessore livornese al Bilancio, Gianni Lemmetti, ha deciso di tirare dritto, accusando l'organismo di revisione economico-finanziaria del Campidoglio: "La nostra amministrazione approverà il bilancio e non si farà fermare da chi approfitta del suo ruolo tecnico per esprimere giudizi politici che non gli competono. Giunta e maggioranza M5S andranno avanti compatti". E ancora: "Noi riteniamo che il Bilancio consolidato sia costruito in maniera corretta, grazie a un grande lavoro svolto dalla ragioneria comunale, e fotografi in modo veritiero la situazione economica-finanziaria di Roma Capitale e delle sue partecipate". La linea è chiara ed è in attacco.

E a sferrare una serie di attacchi è il capogruppo pentastellato, Paolo Ferrara, che ha puntato il dito contro la presidente dell'Oref, Federica Tiezzi: "E' moglie di un esponente Udc di Rieti che stava nella giunta provinciale dell'attuale segretario del Pd Lazio, Fabio Melilli. Notizie di stampa, non smentite, ci dicono che sia indagata a Rieti per reati pesanti come la bancarotta fraudolenta. Non si vuole pensar male ma il sospetto che l'Oref approfitti del suo compito per fare politica è legittimo" scrive su Facebook. "Per mesi abbiamo cercato di costruire un rapporto di corretta collaborazione istituzionale con l'Organismo di revisione. La risposta è stata nelle interviste dalla presidente Federica Tiezzi sulle pagine dei giornali, rilasciate venendo meno al suo obbligo di riservatezza, in cui esprimeva giudizi politici sulla gestione del bilancio di Roma Capitale". 

Scatta anche la richiesta di dimissioni: "Mi associo alla richiesta di dimissioni dei membri Oref indagati avanzata dall'onorevole Laura Castelli (deputata del M5S, ndr). Tutti coloro che sono in buonafede dovrebbero unirsi e chiedere un passo indietro. Per quale motivo le notizie di stampa che raccontano di Tiezzi indagata per bancarotta non sono state smentite? Non hanno potuto farlo? Chiedo al presidente Gentiloni di intervenire perché ci troviamo di fronte ad una situazione gravissima".

La diretta interessata, raggiunta dall'Ansa, ha replicato: "I reati di cui mi si accusa si tratta di situazioni che verranno a breve chiarite e in cui mi ritrovo coinvolta senza alcun fondamento. Sono certa che verrà tutto chiarito a breve" ha detto Federica Tiezzi. 

Uno scontro più tecnico arriva dal presidente della commissione Bilancio, Marco Terranova: "Riporto testualmente le controdeduzioni della Ragioneria generale alla relazione dell'Oref: i revisori dicono che 'le modalità di determinazione del valore di avviamento iscritto nel Bdap per 116,11 milioni di euro non sono esplicitate'. Questo però è assolutamente falso, dato che a pagina 62 della relazione fornita dalla Ragioneria all'Oref queste sono esplicitate. Non entro nel merito, ma l'Oref scrive una cosa e nelle controdeduzioni della Ragioneria vengono risolti tutti i rilievi avanzati dell'Oref, che ricordo e' un organismo di supporto all'Assemblea. Per noi non ci sono quindi assolutamente ostacoli alla discussione in Aula".

L'opposizione è sulle barricate: "È un atteggiamento indegno per un rappresentante delle istituzioni che denota arroganza e presunzione e che, in sintesi, rimanda a un un più italico e nostalgico 'me ne frego'. Di questo passo non si va lontano" le parole della consigliera capitolina Pd Giulia Tempesta.  "Voi individuate nell'Oref un organismo da combattere, quando invece l'unica cosa che dovreste combattere è la vostra incapacità" aggiunge la capogruppo del Pd in Campidoglio, Michela Di Biase, intervenendo in Assemblea capitolina.

"Si dimentica che l'Oref è stato indicato con un regolare sorteggio, sono professionisti e svolgono il loro lavoro. Va detto che seppur finora siano stati espressi pareri positivi, questi ultimi pareri negativi sono legati a norme nazionali che restringono sempre di più le possibilità degli enti locali" le parole del capogruppo di Fratelli d'Italia in Campidoglio, Fabrizio Ghera, in Aula. "Non si capisce perchè se i dirigenti erano bravi prima, non lo sarebbero adesso". 

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