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Ama, a rischio l'ok al bilancio 2017: i 18 milioni di servizi cimiteriali tornano a dividere

L'Assemblea dei soci è fissata al 27 settembre e al 1 ottobre. Se il Comune dovesse disertare, potrebbero esserci conseguenze anche sulla proroga dell'ordinanza regionale

Ancora il bilancio di Ama, una storia infinita, e ancora crediti che la società partecipata vanta verso Roma Capitale. Una diatriba che va avanti da più di un anno, sulla quale è saltato il vecchio vertice guidato da Lorenzo Bagnacani, e sul quale adesso si rischiano attriti anche con i nuovi arrivati. 

Il progetto di bilancio è stato varato a inizio agosto dai vertici appena nominati. Chiude riconoscendo un passivo di 136 milioni di euro, è quindi molto diverso rispetto a quello contestato dal Comune al vecchio menagement della partecipata. C'è però un punto rimasto identico: i 18 milioni di euro per servizi cimiteriali che Ama richiede al Campidoglio ma che il Campidoglio non riconosce.

E' anche su questa partita che che il Comune cacciò Bagnacani & Co. Il nuovo cda però non ha fatto diversamente dal vecchio, inserendo la somma in un fondo rischi ad hoc che grava sullo stato patrimoniale e non sul conto economico, in attesa della conclusione di un confronto in corso con gli uffici del Comune. Fuori dai tecnicismi, anche stavolta i servizi cimiteriali non vengono fatti rientrare formalmente nelle perdite. Una soluzione alla quale era arrivato lo stesso ex presidente Bagnacani, e che l'assessore Gianni Lemmetti aveva bocciato. 

Siamo punto e a capo quindi? A quanto apprende RomaToday dai ben informati, in Campidoglio la soluzione trovata non piace e l'iter per l'approvazione potrebbe trovare ulteriori ostacoli. Anche perché nel documento spuntano anche 104 milioni di euro relativi a vecchie fatture che secondo la municipalizzata non sono mai state pagate. Il Comune invece sostiene il contrario. 

Le assemblee dei soci sono fissate al 27 settembre e 1 ottobre. Mentre è atteso nelle prossime ore il parere del Collegio sindacale. Il rischio è presto detto: l'ok potrebbe slittare ancora una volta. Stavolta poi il bilancio è legato a doppio filo anche agli aiuti della regione Lazio sul fronte rifiuti. Il 30 settembre scadrà l'ordinanza del presidente della Regione Nicola Zingaretti. 

Al suo interno lo ricordiamo una serie di prescrizioni rivolte alla municipalizzata capitolina, compiti a casa tra cui era compreso anche il bilancio 2017. Ora, la Regione si è impegnata a prorogare il dispositivo fino al 31 dicembre, una mossa importante per Roma perché oltre all'elenco per Ama obbliga anche gli impianti del Lazio ad accogliere i rifiuti della Capitale. Ma potrebbe non farlo se il Comune disertasse le assemblee dei soci e allontanasse così l'approvazione dei conti. Senza l'ordinanza un'altra emergenza però è quasi scritta. Roma non può permetterselo. 
 

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