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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Bilancio 2014, al via la 'maratona' in Aula: pronti migliaia di emendamenti

Dopo la relazione dell'assessore al Bilancio Scozzese la seduta è stata riaggiornata a domani: "In tre anni riduzione di 610 milioni di euro di trasferimenti statali"

È iniziata con la relazione dell'assessore al Bilancio Silvia Scozzese la maratona in Aula Giulio Cesare che porterà all'approvazione della manovra economica previsionale del 2014. Il via libera deve arrivare entro il 30 settembre. Scozzese di fronte ai consiglieri capitolini ha snocciolato cifre e obiettivi di un piano che si inserisce in un contesto economico difficile per gli enti locali in generale e per la Capitale in particolare alle prese oltre che con il Patto di stabilità anche con il Piano di rientro. Al termine della relazione che ha aperto la seduta, iniziata in seconda convocazione per mancanza di numero legale, l'assemblea è stata riaggiornata per le 10 di domani mattina.

NUMERI E TAGLI – Il contesto è quello del Patto di stabilità, “uno tra i più difficili in questi ultimi anni”, e il Piano di rientro, misura ad hoc per Roma Capitale. Per quanto riguarda il primo punto “per il triennio 2011-2013 a Roma registriamo una riduzione di 610 milioni di euro di risorse consolidate, cioè 'perse' dal punto di vista dell'intervento pubblico" ha spiegato Scozzese. A testa la riduzione ammonta a 231 euro pro capite che equivale a “un taglio doppio rispetto alla media degli altri Comuni”. E per il 2014 non è finita: “Per quest'anno registriamo una ulteriore riduzione di 64 milioni di euro risultato di manovre vecchie e di un'ulteriore manovra di spending review”.

LE ENTRATE – Per quanto riguarda questo dato l'ammontare totale raggiunge poco più di 6 miliardi e mezzo di euro.“Sono costituite per il 44,78% da entrate tributarie, per poco più del 13% da trasferimenti, per poco più del 15% da entrate extratributarie e per il resto da un 15% di alienazioni di beni patrimoniali e trasferimento di capitali, insieme a partite minori".

IL BILANCIO 2014 – Ecco i punti più importanti di “riallocazione delle risorse” sottolineati dall'assessore. In merito all'addizionale Irpef "abbiamo una riduzione che vale poco più di 14 milioni di euro dovuta in parte a una manovra che riguarda le detrazioni, e quindi a un aumento delle detrazioni per i redditi bassi, e in parte dalla riduzione della base imponibile" ha continuato l'assessore. Tra altri aumenti c'è quello del contributo di soggiorno che vale 35 milioni di euro, quello della tariffa dei rifiuti, finalizzato a implementare raccolta differenziata e impiantistica, che ammonta a 42 milioni di euro totali. “Un altro elemento importante è la manovra sulle imposte patrimoniali: per evitare la richiesta di contributo a chi era esente, il Comune mette a disposizione 65 milioni di euro che vengono finanziati dalla stessa imposta per mantenere le cosiddette detrazioni equivalenti”. Attenzione anche alla Tasi: “Far contribuire con un 20% anche i possessori dell'immobile”. Infine le multe con un maggiore contributo “derivante da una maggiore riscossione nel corso dell'anno scorso”.

PIANO DI RIENTRO – L'assessore, insieme all'illustrazione della manovra economica, non si è dimenticata di ricordare che dal punto di vista economico Roma sta affrontando parallelamente al bilancio anche il Piano di rientro: “L'obiettivo è il raggiungimento di un equilibrio strutturale attraverso il recupero delle inefficienze della spesa nel tentativo di mantenere e intensificare l'offerta dei servizi” ha spiegato Scozzese. In questo contesto rientra la richiesta di riconoscere a Roma Capitale extra costi per 110 milioni di euro da parte del Governo. Tra le altre misure la riduzione degli affitti passivi e delle utenze, l'aumento delle risorse destinate al tpl, l'incremento della tariffa sui rifiuti.

CORATTI –“Con la relazione dell’Assessore Silvia Scozzese oggi ha preso ufficialmente il via la sessione di bilancio previsionale 2014. Nell'aula, come era già avvenuto nelle riunioni della conferenza dei capogruppo,  si è percepito immediatamente un clima sereno che fa ben sperare per il prosieguo dei lavori” il commento del presidente dell'Aula Giulio Cesare Mirko Coratti. “Nelle difficoltà contingenti illustrate ancora una volta dall’assessore, l’approccio ad analizzare e discutere  i provvedimenti finanziari che interessano ogni cittadino romano di qualsiasi status sociale è positivo. Oneri e servizi oggetto della manovra finanziaria riguardano l’intera comunità cittadina. E’ nella responsabilità  di tutti i gruppi rappresentati in Campidoglio, rendere chiaro e percepibile il percorso che Roma deve affrontare per uscire dall’attuale e complessa congiuntura economica”.

'AL VIA LE DISMISSIONI' – Più polemico l'approccio del presidente della commissione Patrimonio e Casa di Roma Capitale, il consigliere Pd Pierpaolo Pedetti. Al centro la dismissione del patrimonio pubblico al centro delle linee guida del decreto Salva Roma che ha posto le basi al lavoro sul Piano di rientro. “Ad oggi l'attuale gestione del patrimonio immobiliare, con delega assegnata al vicesindaco Nieri, risulta decisamente inadeguata e al di sotto della sfida che la capitale ha di fronte. La delibera riguardante la vendita del patrimonio disponibile risulta in alto mare con la conseguenza che, ad oggi, i 280 milioni previsti sono una chimera" scrive in una nota. "La dismissione degli alloggi Erp già approvata da anni, non decolla registrando una totale paralisi delle attività a fronte delle migliaia di richieste di acquisto da parte dei cittadini assegnatari”.

PECIOLA – Il capogruppo capitolino di Sinistra ecologia e libertà ha tracciato la linea di quello che sarà il contributo del suo gruppo all'interno della discussione in aula sulla manovra. Al centro “i temi delle fragilità sociali, della riconversione ecologica, dell'emergenza abitativa e dell'attenzione alla promozione della cultura nelle periferie. A partire dalla valorizzazione del patrimonio storico, artistico e archeologico, Roma potrà diventare la Capitale della cultura".

OPPOSIZIONE I gruppi consiliari di opposizione si preparano a dare battaglia anche se non sarà così 'corposa' come quella che blocco il bilancio 2013. Saranno decine di migliaia i documenti tra emendamenti e ordini del giorno che i gruppi della minoranza presenteranno sulla manovra entro mercoledì prossimo. Dopo la lezione del del Consiglio di Stato inoltre, che ha legittimato la tagliola del Segretariato generale del Comune sugli emendamenti in serie, si lavora per produrre un'opposizione 'di merito' che costringa l'Aula a votare provvedimento per provvedimento.

CASO PER CASO - Il Movimento cinque stelle ha già depositato depositato negli uffici comunali oltre 10mila tra emendamenti e odg, la maggior parte sulla "scandalosa delibera Tari" e sulla delibera madre. Nell'ordine delle migliaia i documenti che saranno presentati da Forza Italia, molti meno dell'altra volta (erano oltre 100mila) ma che, ha sottolineato il capogruppo Giovanni Quarzo, "saranno molto più mirati vista anche la sentenza del Cds. Si può fare ostruzionismo anche con 5mila emendamenti, se sono fatti bene". Nuovo centrodestra e Fratelli d'Italia, invece, valuteranno "delibera per delibera", anche perché, hanno sottolineato i capigruppo Sveva Belviso e Fabrizio Ghera, "è inutile fare soltanto numero, quindi produrremo testi accoglibili per evitare che siano respinti”. Anche Alleanza nazionale popolare sta preparando emendamenti mirati, ha spiegato Gianni Alemanno, "sull'impostazione politica del bilancio, che non ha nessuna prospettiva", puntando su incentivi e riduzione della pressione fiscale alle imprese e la creazione di una holding delle municipalizzate romane. Discorso a parte per “l'opposizione a morte" annunciata da Alfio Marchini.

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