Dopo nove anni di stallo approvati i bilanci di Farmacap
Il voto di due delibere in aula Giulio Cesare. Il centrodestra non prende parte al voto
Dopo nove anni di stallo il Consiglio comunale ha approvato i bilanci 2013-2019 e 2020 dell'azienda capitolina Farmacap, gestore delle 45 farmaci comunali della Capitale. Due le delibere votate, passate entrambe con 28 voti favorevoli nella seduta di assemblea capitolina di giovedì 12 maggio. Presente in aula Giulio Cesare anche il sindaco Roberto Gualtieri. Il centrodestra, FdI, Lega e Forza Italia-Udc, non ha partecipato al voto.
Il piano di rilancio per Farmacap
"Con l'approvazione dei bilanci di Farmacap sblocchiamo finalmente una situazione di incertezza durata anni" ha commentato il gruppo consiliare del partito democratico. "Oggi diamo prova di responsabilità e coraggio e impediamo la liquidazione della più grande rete di farmacie pubbliche d'Europa, nata per dare servizi nelle aree del territorio comunale più disagiate. Grazie a questi provvedimenti l'azienda potrà tornare a produrre utili già dal prossimo biennio e soprattutto a garantire presidi essenziali per tutte le fasce della popolazione, in particolare per quelle più fragili''.
I commenti dell'opposizione
Dure le critiche arrivate dall'opposizione. "Abbiamo dubbi sul tema bilanci, portati insieme con queste modalità, e siccome voi l'azienda l'avete mortificata nel 2015, non ci fidiamo delle vostre promesse di rilancio – ha sottolineato intervenendo in aula il consigliere di FdI, presidente della commissione Trasparenza, Andrea De Priamo - un'operazione molto forzata, anche se legata a norme nazionali che la consentono, che necessiterebbe una più ampia copertura, a fronte della quale in aula c'è solo l'assessorato alle Politiche sociali. Ogni consigliere capitolino si assume una responsabilità importante, quando vota norme di questo tipo, e il sindaco, che ha la competenza delle partecipate, dovrebbe metterci la faccia", ha aggiunto.
Anche il consigliere della Lega Fabrizio Santori, intervenendo in dichiarazione di voto, ha spiegato che "con la capogruppo Matone non parteciperemo al voto. Ci saremmo aspettati una replica dell'assessora Funari, ma nessuno della Giunta ha raccolto le nostre obiezioni, a parte la capogruppo del Pd Baglio che, a suo tempo, aveva votato una delibera contraria a quella che votiamo oggi. Volevo sentire la posizione della Giunta, del sindaco, che rispondessero agli aspetti molto seri che abbiano sollevato".
La capogruppo del Pd Valeria Baglio, annunciando il voto favorevole "del Pd e delle forze di maggioranza", ha definito le delibere “un atto di responsabilità che ci sentiamo di assumerci perché questa azienda vogliamo farla rinascere e metterla al servizio della città. Nel 2013 e 2014 i bilanci non furono portati in Aula – ha spiegato – perché c’era un contenzioso tra il Dg e il commissario di allora. Furono approvati, però, nel 2015, insieme al bilancio del 2015. Con il giusto management questa azienda, come credevamo allora, può fare la differenza per la città".