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Beni confiscati, ecco le richieste d'utilizzo proposte dai municipi: al via la conferenza di servizi

Sono 65 i beni a disposizione della Prefettura e che Campidoglio ed enti di prossimità possono chiedere per progetti di vario genere: dal Dopo di Noi alle case rifugio, ma anche per realizzare alloggi di edilizia pubblica

La commissione patrimonio di Roma Capitale, presieduta dal dem Yuri Trombetti, ha discusso la delibera di giunta sull'istituzione del Forum sui beni confiscati alla mafia, dando parere positivo e apportando due modifiche principali: la prima è che potranno aderire solo associazioni, comitati e fondazioni, mentre per i singoli cittadini è ammessa la partecipazione ma non un'adesione formale. Per quanto riguarda la composizione del Forum, è stato chiesto che oltre agli assessori a Casa, Politiche Sociali, Cultura e Sport prendano parte anche i presidenti delle rispettive commissioni. 

Il 13 dicembre si apre la conferenza dei servizi

Contestualmente i municipi, chiamati a esprimere le loro "preferenze" rispetto a una lista di 65 immobili (appartamenti, ville, box, garage e terreni) nelle disponibilità della Prefettura, hanno inviato entro il 10 dicembre una serie di richieste. Richieste che verranno acquisite dalla giunta e alle quali saranno aggiunte anche le istanze del Dipartimento Patrimonio stesso e discusse il 13 dicembre in conferenza dei servizi istruttoria, convocata dall'Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. 

Cosa succederà nei prossimi 30 giorni

"C'è stata una grande risposta da parte dei municipi - commenta Trombetti - e da quello che è possibile leggere, le richieste prevalenti sono per progetti di accoglienza durante l'emergenza freddo, strutture per accoglienza di donne vittime di violenza, la realizzazione di appartamenti per l'applicazione della legge sul Dopo di Noi, attività culturali e in parte anche per edilizia residenziale pubblica". Dopo che la giunta avrà deliberato e i municipi svolto i sopralluoghi degli immobili messi nella "lista dei desideri", ci sarà un mese di tempo per eventualmente riconsegnarne una parte alla Prefettura, qualora la mole di lavori da effettuare per ristrutturarli non fosse economicamente sostenibile. 

La "lista dei desideri" arrivata al Dipartimento Patrimonio

Il Dipartimento Pari Opportunità, per esempio, ha inviato una manifestazione di interesse per due immobili, uno in via Pollaiolo 5 al Flaminio e l'altro in via San Remo 1 al Tuscolano, allo scopo di realizzare case rifugio per donne che vogliono uscire da situazioni di violenza domestica, anche accompagnate da minori. Una necessità impellente, dato che "tra le strutture di Roma Capitale e quelle della Regione Lazio i posti letto a disposizione sono appena il 14% rispetto allo standard europeo di un posto ogni 10.000 abitanti", con la conseguenza dell'81% di richieste di accoglienza rifiutate a gennaio 2021. Sullo stesso immobile, un appartamento in condominio, ha messo gli occhi anche la giunta del Municipio VII: l'intento del presidente Francesco Laddaga è quello di realizzare uno spazio per disabili gravi in applicazione della legge 112 del 2016 sul Dopo di Noi. Oltre a via San Remo, Laddaga ha messo in lista anche via Bobbio 34 a Re di Roma, dove si trovano un appartamento e due box auto. 

Il minisindaco del Municipio III, Paolo Emilio Marchionne, ha chiesto invece l'assegnazione di tre immobili sul Viadotto Giovanni Grochi a Serpentara (due box e un appartamento) per realizzare "progetti sociali dedicati alle persone con fragilità che necessitano di soluzioni abitative anche temporanee". Elio Tomassetti, presidente del Municipio XII, vorrebbe acquisire due box auto in via del Casaletto 140 "per poterne disporre al fine dell'attuale destinazione o eventualmente procedere alla destinazione d'uso per esigenze istituzionali e/o sociali".

Marco Della Porta, presidente del XIV Municipio, ha già effettuato i sopralluoghi sui tre beni confiscati alla criminalità organizzata collocati sul territorio e ha individuato un locale di 29 mq destinato a negozio in via Carlo Francesco Bellingeri 6/b, in zona Sant'Onofrio, per realizzare un emporio solidale. 

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