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Mafia, Catarci: "In base a quale procedura sono stati affidati i beni confiscati?"

Il presidente del Municipio XI, Andrea Catarci, parla di alcuni beni confiscati alla mafia nel territorio dello stesso Municipio e affidati dal Campidoglio senza aver coinvolto il Municipio XI

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

“Con una nota inviata al sindaco Alemanno, il Municipio Roma XI torna per l’ennesima volta sulla questione dei beni confiscati alle mafie, proprio mentre le cronache riferiscono di una penetrazione senza precedenti della malavita organizzata in città”. Lo dichiara Andrea Catarci, presidente del Municipio Roma XI. “Contrariamente alle richieste del Municipio XI, la giunta Alemanno ha assegnato i due spazi confiscati, presenti sul nostro territorio, senza coinvolgere l’istituzione territoriale, con criteri sconosciuti ai più e l’immobile di Via Cornelio Magni è finito all’associazione Podgora, di cui è socio fondatore il consigliere del Pdl capitolino, La Fortuna".

"Oltre a chiedere al sindaco Alemanno di conoscere in base a quali requisiti siano state effettuate le assegnazioni - prosegue Catarci -, si è rinnovata la richiesta di: istituire un registro pubblico dei beni confiscati; definire procedure trasparenti per la loro assegnazione; stabilire criteri e requisiti necessari per l’attribuzione del patrimonio da assegnare; istituire uffici ad hoc per la gestione delle procedure di assegnazione; finanziare la riqualificazione dei beni e di sostenere le attività sociali in essi ospitate; rendere protagonisti i Municipi”.

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