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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Dalla Regione un bando per ristrutturare i beni confiscati alle mafie

Stanziato un milione di euro per realizzare progetti sociali e culturali

149 immobili sequestrati alla criminalità organizzata verranno messi a disposizione di tutti i cittadini del Lazio. La Regione ha pubblicato un bando, dal valore complessivo di circa un milione di euro, per concedere contributi ad enti pubblici e organismi del terzo settore, finalizzati alla ristrutturazione di edifici e strutture sottratte alle mafie. Si potranno presentare progetti per realizzare, all’interno di queste strutture, attività socio-assistenziali, educativa, culturale, di turismo sociale e di promozione della legalità.

I beneficiari

Sono tre i principali beneficiari di questo bando. In testa c’è, ovviamente, il comune di Roma, sul cui territorio insiste la maggior parte degli edifici sequestrati. Per la Capitale sono stati riservati 280 mila euro del milione complessivo stanziato e, a differenza degli altri comuni della regione, potrà presentare più progetti. Il bando si rivolge anche agli altri comuni del Lazio, con uno stanziamento di 488 mila euro, e ai soggetti del terzo settore, con 239 mila euro. Il contributo è a fondo perduto e può coprire fino al 100% dei costi ammissibili di ciascun progetto, al netto dell’eventuale cofinanziamento previsto, pur rimanendo dentro dei precisi massimali: 70 mila euro per Roma e gli altri comuni, 50 mila per il terzo settore.

149 nuovi immobili confiscati

Il bando esce a seguito della conferenza di servizi dell’Agenzia Nazionale dei beni sequestrati e confiscati tenutasi il 25 novembre nella quale i comuni del Lazio invitati hanno richiesto 149 nuovi immobili, presenti nei territori di rispettiva competenza, che verranno acquisiti al patrimonio indisponibile per finalità istituzionali o sociali, sulla base di uno specifico progetto di utilizzo.

"In questi anni - ha dichiarato, in una nota, Gianpiero Cioffredi, presidente dell'Osservatorio per la sicurezza e la legalità del Lazio - abbiamo finanziato 78 progetti di ristrutturazione dei beni confiscati e restituiti ai cittadini spazi sottratti alla criminalità organizzata diventati luoghi di socialità ed inclusione sociale e sportiva. La restituzione alla collettività dei beni confiscati rappresenta senza dubbio la risposta più concreta alle richieste dei territori e alle esigenze dei cittadini. È necessario che questa sfida metta in rete gli enti locali, i municipi e le realtà del terzo settore ai fini di una condivisione degli obiettivi di legalità e socialità così come è rappresentata dall’esperienza virtuosa del Forum sui Beni Confiscati insediato dalla Giunta Gualtieri. Con il nostro impegno per il riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata, affermiamo un principio di valore culturale, etico educativo nella lotta ai sodalizi criminali che ci deve vedere tutti protagonisti. Solo facendo ognuno la sua parte, accompagniamo e sosteniamo il lavoro prezioso di contrasto alle mafie della magistratura e delle forze di polizia alle quali va tutta la nostra gratitudine".

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