rotate-mobile
Politica

Nuove tecnologie per valorizzare i beni culturali del Lazio: in 215 partecipano al bando

Il vicepresidente Massimiliano Smeriglio: "Un grande successo"

215 proposte per 23,2 milioni di euro. Sono i numeri del secondo avviso pubblico destinato alla ‘Ricerca e Sviluppo di Tecnologie per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale’, che si inserisce nell’ambito della nuova programmazione del Distretto Tecnologico Culturale del Lazio, in cui la Regione, in accordo con MIUR e MIBAC. In totale, l’investimento complessivo è di 41,7 milioni di euro. Un “grande successo” il commento di Massimiliano Smeriglio, vicepresidente della Regione Lazio e assessore alla Formazione, Ricerca, Università. “Si tratta di una sfida che questa Amministrazione ha lanciato investendo su un’intensa attività di diffusione condotta su tutto il territorio e che ha visto coinvolte 1.100 imprese impegnate nei vari ambiti della valorizzazione dei BBCC (Beni Culturali), 6 Università e ODR (Organismo di Ricerca) con l’impegno di 50 ricercatori, 258 titolari di ‘Luoghi della Cultura’” le sue parole. 

Il bando: nuove tecnologie per valorizzare i beni del Lazio

L’avviso, ha spiegato in una nota la regione, ha l’obiettivo di sostenere la diffusione di tecnologie innovative per la valorizzazione, conservazione, recupero, fruizione e sostenibilità del patrimonio culturale del Lazio, al fine di rendere la regione un luogo attrattivo per gli operatori economici e del mondo della ricerca impegnati sulla frontiera dell’Area di Specializzazione ‘Patrimonio Culturale e Tecnologie della Cultura’. Accanto a questo anche trasformare i luoghi del patrimonio del Lazio in posti animati, vitali, radicati nei territori e nelle comunità locali e attrattivi dal punto di vista dello sviluppo di un turismo consapevole e di qualità.

“Abbiamo investito su una ‘community’ impegnata insieme alla Regione a promuovere azioni di co-progettazione e coinvolgimento di competenze interdisciplinari e questi sono i risultati” spiega Massimiliano Smeriglio. “Una grande soddisfazione, quindi, perché il patrimonio culturale del Lazio è unico al mondo e occorre tutelarlo, preservarlo e valorizzarlo. Questa partecipazione dimostra che si può fare, che c’è attenzione e che davvero il nostro patrimonio può essere l’asset per la crescita economica e un nuovo modello di sviluppo per la Regione. Il nuovo DTC si sta ponendo concretamente in questa prospettiva”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nuove tecnologie per valorizzare i beni culturali del Lazio: in 215 partecipano al bando

RomaToday è in caricamento