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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Bando regionale per le case popolari, il Comune non partecipa: il Pd capitolino annuncia un'interrogazione

Unione Inquilini anticipa la graduatoria: "Ater Roma al secondo posto con 81 punti per le case a Ponte di Nona"

Il Pd capitolino presenterà un'interrogazione urgente alla sindaca Virginia Raggi e all'assessore alle Politiche abitative, Valentina Vivarelli, in merito alla mancata partecipazione del Comune di Roma, resa nota ieri da Romatoday, all'avviso pubblico emesso dalla Regione Lazio per stanziare quasi 22 milioni di euro di fondi Cipe destinati alla realizzazione di nuove case popolari puntando su rigenerazione urbana e zero consumo di suolo.

"A Roma l’emergenza abitativa è una realtà drammatica. Migliaia di nuclei famigliari, circa 13.000 attendono una casa e abitano alloggi di fortuna o occupano stabili inutilizzati. Il patrimonio di edilizia pubblica attende da anni interventi necessari di manutenzione", scrive il gruppo del Partito democratico capitolino nella nota. "Sfuma per Roma l’ennesima possibilità di accedere a fondi importanti. La giunta di Virginia Raggi, per ignavia o sottovalutazione, continua a far perdere soldi e occasioni importanti per la capitale e i suoi cittadini. La sindaca riesce solo a lamentarsi per la scarsità di risorse a disposizione di Roma ma non è mai in grado di sfruttare le opportunità che regolarmente gli si presentano. Cosa dice l’assessore alle politiche abitative? Come giustifica l’assurda decisione di questa amministrazione di non presentare nemmeno un progetto?".

Attacca anche il responsabile Politiche abitative del Pd romano, Yuri Trombetti: "Il Campidoglio che non partecipa è l'ennesima dimostrazione di un comune che non ha tra le priorità quella di risolvere l'emergenza abitativa. Il governo ha messo i soldi, la Regione è stata tempestiva, manca la Raggi come al solito". 

La consigliera regionale del Lazio Marietta Tidei di Italia Viva, commenta: "La Regione Lazio mette a disposizione un finanziamento del Cipe da 22 milioni per le case popolari e il Comune di Roma cosa fa? Non partecipa al bando. Ancora una volta la Raggi si dimostra incapace di lavorare per il bene della città. Sa solo lamentarsi dell'insufficienza delle risorse, ma la verità è un'altra. Occasione perduta per i cittadini. Cosa dice la sindaca alle oltre 13mila famiglie che sono in attesa di un alloggio a Roma? E alle centinaia di inquilini delle case del Comune al freddo per assenza di manutenzione?", conclude la nota.

Intanto oggi Unione Inquilini ha dato notizia dell'elaborazione della graduatoria da parte della Regione Lazio dei progetti partecipanti. Per la Capitale, come anticipato ieri da Romatoday, sono stati depositate quattro proposte da parte dell'Ater Roma. "A ottenere il primo posto con 86 punti il Comune di Tivoli per la realizzazione e recupero di 40 alloggi, al secondo posto con 81 punti Ater Roma per 68 appartamenti a Ponte di Nona", si legge nella nota. C'erano poi i progetti di recupero e ristrutturazione di due fabbricati a San Basilio e Primavalle, per 110 e 136 alloggi, al quarto e quinto posto con 55 punti ciascuno. Sempre su Roma, infine, l'acquisto e il recupero di un immobile Inps, per un totale di 60 alloggi. I progetti verranno finanziati fino all'esaurimento dei 22 milioni di euro messi a disposizione dal Cipe.

"Il Comune di Roma non presenta alcun progetto, continuando a perseverare unicamente negli investimenti privati. Fortunatamente partecipano le Ater", commenta il segretario romano di Unione Inquilini, Fabrizio Ragucci: "Sono 8 i progetti presentati dalle Ater di Roma e province che in totale potrebbero portare in disponibilità delle Ater Lazio ben 939 nuovi alloggi per l'edilizia residenziali pubblica. I primi due progetti della graduatoria richiedono il finanziamento della cifra di 20 milioni, coprendo quasi per intero il finanziamento dell'intervento. Allora ci chiediamo se la Regione Lazio possa intervenire con i fondi Gescal ancora in disponibilità, 202 milioni, per realizzare tutti i progetti presentati. Potremmo dare così una vera risposta alla fame di case a cui le amministrazioni locali purtroppo non riescono a dare risposte".

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