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Housing sociale, Ater risponde a Asia Usb: "Aperti al confronto. Sul bando nessuna forzatura di legge"

Il direttore generale dell'azienda risponde alle critiche del sindacato

Ater respinge al mittente la denuncia di Asia Usb in merito alla messa a bando di 180 alloggi di edilizia residenziale pubblica per un progetto di housing sociale. Per il sindacato di base l'operazione comporta una "forzatura della legge", in quanto l'ammontare dei canoni calmierati viene stabilito dalla legge sugli affitti privati mentre si tratta di appartamenti pubblici. Il direttore generale dell'azienda regionale, Andrea Napoletano, spiega che la "determina 157 del 2018, nel disciplinare l’art.17 comma 66 della LR 9 del 2017 (in materia di finanza pubblica regionale, ndr), che fa riferimento appunto ai condomini misti, fornisce ad Ater gli strumenti attuativi in deroga alla normativa Erp sulla destinazione di una quota di alloggi. Quanto alle modalità previste dal Piano housing sociale nel patto di futura vendita - riscatto al terzo anno del secondo rinnovo (otto anni), esse fanno riferimento al Decreto Interministeriale del 21/6/2017". 

In merito fornisce dei numeri: "Su tale fronte facciamo due conti per il prossimo triennio: al Piano 2019-2021 per 708 nuovi alloggi ne vanno aggiunti 650 recuperati per ogni annualità (si noti bene che si tratta di circa 200 in più dello scorso anno e che ciò avviene con una percentuale minima di sgomberi forzosi). Se al totale di 2.658 si sottraggono i 180 destinati all’housing sociale si arriva a 2478 case per l’Erp nel triennio, un numero certo non esiguo". 

Il direttore generale assicura poi "la nostra piena disponibilità al confronto su un progetto pilota della cui bontà, comunque, siamo fermamente certi come i numeri di richieste ci confermano". L’housing sociale, continua "è uno strumento innovativo che vuole integrare le misure più tradizionali per l’emergenza  abitativa ed è pensato per intercettare una fascia di famiglie che, pur non potendo accedere alle graduatorie Erp, non possono permettersi affitti a prezzi di mercato. Si sta sperimentando con successo in molti Comuni del Nord Italia e ora, per la prima volta, a Roma".

180 alloggi messi a disposizione da Ater per il Piano, "individuati come adeguati perché liberi e insistenti in condomini misti – dove, cioè, Ater ha una minima percentuale di proprietà residua - non possono essere liquidati come “una goccia nel mare”, ma vanno invece riconosciuti come un primo passo per ampliare l’offerta abitativa". 

"Respingiamo dunque al mittente l’accusa di “forzatura della legge” che richiama procedure perlomeno opache ad Ater del tutto estranee, così come quella di “attacco all’edilizia pubblica”. Ci conforta della bontà del nostro operato il pieno successo che il bando sull’housing sociale sta riscuotendo e auspichiamo da parte di Asia un rapporto collaborativo e propositivo come quello instaurato con tutti i sindacati". 

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