Atac, a rischio la gara per i 700 bus in leasing: "Per ora zero candidati"
Bandito nel maggio scorso, prorogato già due volte, il bando in scadenza entro la prima metà di settembre è ancora deserto. L'assessore Esposito: "Andrebbe annullata, ma il trasporto romano è in emergenza"
Deserta, al massimo con un candidato unico. E' un fallimento la gara d'appalto bandita nel maggio scorso da Atac per il reperimento di 700 bus in leasing. Ad spiegarlo senza mezzi termini l'assessore alla Mobilità del comune di Roma Stefano Esposito in un'intervista a La Repubblica. La gara, annunciata nei mesi scorsi dall'ex titolare dei Trasporti Guido Improta, è già stata prorogata due volte, proprio per mancanza di gruppi interessati. Entro i primi giorni di settembre si chiuderà per la terza volta ma ancora nessuna azienda ha formalizzato il suo interesse. "La realtà è che adesso ci sono zero candidati. A settembre ci potremmo trovare di fronte a una gara con un solo concorrente che finirebbe per fare da monopolista ed annullare il senso stesso di un bando, che è quello di mettere in competizione più aziende per ottenere il meglio sul mercato alle condizioni migliori" ha spiegato Esposito. Anche l'interesse di una società cinese, che molto aveva fatto discutere nei mesi scorsi, sembra essere saltato. "Una gara così in condizioni normali si annulla, ma siccome il trasporto romano è in emergenza, non si può fare".
LA GARA - A spiegare i particolari della gara era stata Atac in una nota diffusa lo scorso 20 maggio. Il bando prevede l'affidamento di un Accordo quadro "per la fornitura in leasing di autobus a trazione diesel da 12 e 18 metri, fino ad un massimo di 700 mezzi; l´accordo quadro avrà durata 4 anni con un leasing di 10 anni e sarà articolato in più contratti applicativi". Già con il primo contratto "si prevede la fornitura di circa 300 bus, i primi 100 dei quali potranno essere consegnati già dal prossimo gennaio 2016, quindi utili al miglioramento del servizio in occasione del Giubileo". I mezzi richiesti dovrebbero essere dotati di sistemi di video sorveglianza, cabine di guida protette con porta di accesso riservata, sistemi multimediali per la comunicazione a bordo, sistema satellitare per la tracciabilità del mezzo, pedane di accesso ribaltabili manualmente, aria condizionata integrale, annuncio di prossima fermata.
I MOTIVI DEL FALLIMENTO - Per Esposito il motivo del fallimento è la drammatica situazione economica in cui versa l'azienda capitolina la cui ricapitalizzazione da 180 milioni di euro è stata firmata recentemente così come il contratto di servizio. "In poche parole - afferma Esposito a Repubblica - il soggetto che bandisce la gara non si è dimostrato credibile".