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Disabili, rifugiati, ex detenuti: premialità nei bandi alle aziende che li assumeranno

L'idea della sindaca Raggi contenuta in una memoria di giunta

"Premialità per quelle aziende che, a parità di punteggio, decidano di assumere ex detenuti, ex tossicodipendenti, persone con disabilità o con disagio mentale, persone che per età anagrafica sono tagliate fuori dal mondo del lavoro, donne vittime di violenza o tratta, rifugiati". E' l'idea lanciata dalla sindaca Virginia Raggi contenuta in una memoria di giunta di venerdì scorso. Si tratta di aggiungere nei bandi di gara, dallo sfalcio del verde pubblico alla manutenzione stradale, delle clausole che favoriscono progetti di inclusione lavorativa. 

L'obiettivo, spiega Raggi su Facebook, è quello di "costruire una comunità inclusiva e solidale, che offra opportunità o nuove occasioni lavorative", secondo i dettami degli "articolo 2 e articolo 27 della Costituzione" che "definiscono infatti l'importanza del reinserimento di tutte quelle persone che si trovino in una condizione di svantaggio sociale".

Una misura che consentirà di completare il percorso di reinserimento per gli ex detenuti che si sono formati e hanno iniziato a lavorare nel progetto "Mi Riscatto per Roma", portato avanti con il ministero della Giustizia, per favorire il lavoro dei detenuti nella cura del verde pubblico e delle strade di Roma. 

Ma, precisa Raggi, "abbiamo voluto fortemente dare una nuova opportunità di reinserimento anche ai nostri cittadini più fragili: a coloro che, nel tempo, sono stati esclusi dal mondo del lavoro. Una iniziativa che speriamo possa aiutare queste persone a ricominciare a camminare da sole, ad avere un ruolo attivo nella nostra società e a contribuire alla crescita della nostra comunità. Nessuno deve rimanere indietro".


 

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