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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Da Prati all'Esquilino Centro invaso dalle bancarelle: "173 non rispettano le normative"

Il I municipio illustra la mappatura dettagliata con postazioni compatibili e incompatibili. Si lavora per il trasferimento di 12 bancarelle a stretto giro, ma il territorio è saturo

Dal Tridente a Borgo, da Testaccio all'Esquilino al Gianicolo passando per Termini e Repubblica, 173 bancarelle sono posizionate dove non dovrebbero. Fiorai, urtisti, camion bar, rivenditori di abiti e accessori per la casa, postazioni a rotazione o fisse, che occupano il suolo pubblico senza rispettare decoro urbano e codice della strada. Ma il territorio del I municipio è saturo, e le ricollocazioni imposte ai municipi dalla delibera capitolina 29/2018, al netto degli sforzi, sono sempre più difficili nel Centro storico. È il dato che emerge dalla mappatura degli ambulanti, compatibili e non, effettuata dal I municipio di Roma. 

Il lavoro finale con cartine e planimetrie dettagliate è il risultato del Tavolo Tecnico per il Decoro voluto dalla giunta di Ignazio Marino nel 2014, quando già sulla base del Pgtu (Piano generale del traffico urbano) si puntava a reordinare il settore, da sempre un mare magnum di irregolarità specie nelle aree turistiche di pregio dove è concentrato il maggior numero di bancarelle. 

Ad oggi, come spiegato in conferenza stampa dalla presidente del I municipio Sabrina Alfonsi affiancata dall'assessore al Commercio Tatiana Campioni, ci sono in totale 256 luoghi giudicati dai tecnici della Polizia locale e della Soprintendenza incompatibili con le normative vigenti. Di questi, dal 2014, quanto è partito il Tavolo del decoro, ad oggi, ne sono state trasferite 83. Ne rimangono, appunto, 173 in totale. Un duro lavoro, perché sul territorio, il meno esteso tra i quindici municipi di Roma, ampio intorno ai 19 km quadrati, lo spazio non c'è. 

A stretto giro ce ne sono 12 che verranno spostate: un camion bar in piazza Bocca della Verità e uno in piazza Ugo La Malfa, nove urtisti in via del Lavatore, via della Rotonda e piazza delle Cinque lune, mentre i 7 posteggi isolati fissi ancora da spostare andranno 2 in piazza Trinità dei Monti, 4 in via Carlo Felice e una in via del Gambero. Recente poi, lo ricordiamo, il trasferimento di altre 12 bancarelle dai marciapiedi di viale Trastevere alla vicina via Merry del Val, mentre è in attesa di una determina dirigenziale del dipartimento Commercio lo spostamento dei banchi dai portici di piazza Vittorio. Andranno in via Cesare Balbo. E di sei postazioni da via Ferrari al mercato di via Tito Speri. Una goccia nel mare, anche se il municipio comunque rivendica il lavoro svolto dal Tavolo voluto da Marino che ha partorito una mappatura dettagliata e prima di oggi assente. 

"Questo lavoro non è solo su carta - commenta Alfonsi - ma con la collaborazione del Campidoglio può essere messo in campo giorno dopo giorno, e quindi si può liberare veramente al più presto il Centro storico. Non si tratta di progettazione, ma di realtà. Nel mese di gennaio chiuderemo tutte le determine e faremo anche una presentazione alla cittadinanza, ci aspettiamo che il Campidoglio sia con noi". Già, serve una grossa mano dal Campidoglio, perché al netto delle bancarelle spostate con grande sforzo dal parlamentino di via della Greca, "il territorio è saturo". Lo ripete l'assessore Campioni, che già lo ha detto e ridetto in Comune. Di quelle 173 posizionate in luoghi "incompatibili", alcune verranno spostate, ma saranno comunque una goccia nel mare. Cosa fare di tutte le altre? "Abbiamo sollecitato tante volte al dipartimento Commercio a sondare le disponibilità di altri municipi". Si attendono risposte. 

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