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Primarie centrosinistra: il giorno della verità tra Bersani e Renzi

Seggi aperti fino alle 20 per decretare il candidato Premier alle prossime nazionali del 2013

Bersani o Renzi. Il giorno della verità è arrivato e sino a stasera alle 20 sarà possibile esprimere la propria preferenza per scegliere il candidato che rappresenterà il centrosinistra alle prossime elezioni nazionali del 2013. Comitato Italia Bene Comune che ha reso noto che le commissioni provinciali hanno preso in esame 17.847 richieste di nuova registrazione nell'albo degli elettori per il ballottaggio, pervenute il 29 e il 30 novembre.

RICHIESTE VOTO - A norma delle delibera 25 e 26 del coordinamento nazionale, e delle indicazioni del Collegio dei garanti, le commissioni hanno accolto 1849 richieste. Richieste che per quanto concerne la Regione Lazio corrispondono a 1849 di cui 753 nella città di Roma, 700 nella provincia della Capitale, nella provincia di Latina, 273; nella provincia di Frosinone 58; nella provincia di Viterbo 18; nella provincia di Rieti 47. I 1849 elettori, a cui è stato accordato il diritto di voto, hanno ricevuto ieri stasera comunicazione dell'accoglimento della loro richiesta. Rispetto agli elettori del primo turno, per questa seconda tornata elettorale si potranno aggiungere solo in 7094, ovvero i fortunati che hanno ricevuto l’autorizzazione a votare. Le richieste erano state centomila ma la grande maggioranza sono state rispedite al mittente e non accettate come valide.

PRIMI DATI - Alle 13 avevano votato nel Lazio, per le primarie del centrosinistra, 115.400 elettori, facendo registrare un calo del 12% rispetto al primo turno di una settimana fa. A Roma hanno votato, alle 13, 70.000 aventi diritto, in provincia di Roma 23.500, a Viterbo 5.000, a Frosinone 6.800, a Latina 7.000 e a Rieti 3.100.

Primarie PD: le file ai seggi | foto Tmnews/InfoPhoto

ELENCHI PARZIALI - Ballottaggio che ha trovato i primo rumours da parte del Comitato Roma per Renzi: "Per tutta la settimana da parte del coordinamento romano per le primarie si è rimarcata la necessità imprescindibile di garantire la certezza della platea elettorale, facendola coincidere con quella del primo turno, e con questo argomento si è negato, a circa 10 mila persone che in questa città ne avevano fatto richiesta secondo le regole previste, la possibilità di esercitare il proprio diritto di voto". "Questa mattina, nella maggior parte dei seggi romani il voto è iniziato con elenchi degli aventi diritto parziali, o addirittura mancanti - si legge ancora nella nota del Comitato -. Perciò non è stato e non è possibile incrociare i dati dei cittadini che si presentano al seggio anche se dotati di certificato elettorale con la loro effettiva presenza nella lista, con l'evidente conseguenza che la platea elettorale non può essere certa. Ci risulta che nelle prime ore della mattina abbiano votato moltissime persone non in elenco, e non si capisce allora perché tale flessibilità sulla platea e sul luogo di voto non si sia esercitata sempre e con tutti. Proprio per evitare arbitri e incertezze avevamo chiesto di consentire la registrazione oggi come domenica scorsa. Ci è stato negato e la conseguenza è che ci si trova oggi in una ben più grave indeterminatezza, che rischia di gettare ombre su una meravigliosa festa democratica e sul lavoro di centinaia di volontari in tutta Roma".

SERVIZIO D'ORDINE - Ultimo atto delle primarie del centrosinistra in reazione al quale verrà attuata un piano per mettere in campo misure adeguate affinché tutto si svolga regolarmente e si prevenga a "ogni illegalità o azioni di disturbo", per garantire "la piena libertà e il regolare svolgimento" delle operazioni, attraverso "adeguati servizi di ordine, vigilanza e sicurezza".

PIER LUIGI BERSANI - Segretario del Partito Democratico. Il leader del partito che ha creato le primarie propone un programma in cui l'attenzione al mondo lavoro e dell'istruzione, l'uguaglianza e lo sviluppo sostenibile sono centrali in quanto nodo per una svolta reale.

MATTEO RENZI - il rottamatore. Il sindaco di Firenze, che ha fatto della rottamazione il suo cavallo di battaglia, propone un'idea di paese orientata al futuro e fa della trasparenza e della semplificazione i suoi punti di forza. Per far diventare l'Italia una nazione al passo con i tempi il candidato si pone l'obiettivo di garantire un'istruzione di qualità ad un numero più ampio rispetto a quello odierno e di incentivare l'occupazione dei giovani, delle donne e degli over 55.


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