Azione Universitaria: "Il 50% degli atenei a rischio chiusura"
"Eppure nessuno grida allo scandalo e nessuna onda invade le strade delle città. Non possiamo non chiederci come sia possibile"
"La legge di stabilità inserisce un rifinanziamento di 100ml di euro per il funzionamento degli atenei, appena un quarto del finanziamento che effettivamente servirebbe a far sopravvivere le nostre università, eppure nessuno grida allo scandalo e nessun'"onda" invade le strade delle città. Non possiamo non chiederci come sia possibile".
E' quanto dichiara in una nota Mimmo Paternoster membro del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari in relazione alle modifiche apportate alla legge di stabilità relativamente ai fondi destinati all'università.
"Durante il Governo Berlusconi, - continua la nota - nonostante fossero stati apportati dei tagli e una ridistribuzione dei fondi alla struttura accademica italiana, esisteva un fondo di garanzia gestito dalla presidenza del Consiglio che permetteva al MIUR di risanare situazioni urgenti, ora non solo quel fondo è stato eliminato ma i finanziamenti sono stati drasticamente ridotti tanto da non consentire con nessun tipo di manovra correttiva contro gli sprechi e a favore della razionalizzazione la sopravvivenza di tutti gli atenei".
"La cosa che ci fa più rabbrividire - conclude Paternoster - non è la poca attenzione che questo Governo tecnico ha dimostrato da sempre nei confronti dello sviluppo e delle nuove generazione, bensì il silenzio assordante di tutta quella parte politica che mascherandosi dietro la difesa dei diritti degli studenti, portava in realtà avanti una protesta del tutto strumentale contro il governo Berlusconi e che ora non ha il coraggio di attaccare con al stessa veemenza il Governo Monti che in più di un'occasione ha tutelato sindacati e baronie".