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Al via i congressi provinciali di Azione: a Roma il segretario sarà Giuseppe Lobefaro

Guida l'unica lista in corsa al congresso di venerdì: domani la sua elezione. Saranno eletti anche i 15 segretari municipali: entro il 10 febbraio il segretario romano

Azione fa sul serio. Il movimento di Carlo Calenda da domani inizierà ufficialmente ad essere un partito dotandosi degli organi che lo caratterizzano. Hanno preso infatti il via mercoledì 12 gennaio i congressi locali che porteranno all'elezione dei segretari provinciali, comunali e regionali. Congressi fondativi che si svolgeranno, causa covid, on line. A Roma appuntamento fissato per il 14 gennaio. Qui, nella Capitale, il movimento dell'ex ministro si è affermato come lista più votata e dove domani verrà eletto il segretario provinciale. 

Azione elegge i suoi organi democratici

Sarà Giuseppe Lobefaro, attualmente consigliere nel I municipio. Guida di una lista unica che andrà ad esprimere il nuovo direttivo di Azione. Già, perché come detto Azione vuole diventare un grande partito e, per usare le parole di Calenda, "non esiste un partito senza meccanismi democratici trasparenti, una chiara impostazione culturale, una struttura territoriale capillare, un centro studi capace di produrre proposte serie e articolate". Lobefaro procederà quindi alla nomina della segreteria provinciale che sarà strutturata andando a dialogare con gli organi già esistenti, come i centri studio sui singoli temi e la neo nominata giunta ombra capitolina.

Le tappe dei congressi locali

Non sarà questa l'unica elezione. Domani si svolgeranno anche i congressi municipali, in cui verranno eletti i 15 segretari municipali. Si voterà on line, tramite la piattaforma Eligo e in due municipi - il I e il VI - correranno due liste. Da qui poi, entro il 10 febbraio, verrà fuori il segretario comunale. E, sempre entro il 10 febbraio, si eleggerà il segretario regionale. 

Azione, un partito piccolo ma dai grandi numeri

Un partito piccolo, ma solo nell'immagine. Sì, perché i numeri di Azione a Roma e provincia sono assolutamente importanti: sono infatti 3600 gli iscritti e nei vari comuni, Roma compresa, sono tanti gli amministratori che già rappresentano il partito. "Abbiamo già iniziato a portare un nuovo modo di fare politica - spiega a RomaToday Giuseppe Lobefaro -. Lo riconoscono in tanti: un modo di fare politica coerente, concreto e fatto di competenza che sta raccogliendo anche dai nostri oppositori politici importanti consensi". 

Lobefaro, dal Pd ad Azione

Romano, 68 anni, Lobefaro è un funzionario in pensione del ministero dell'economia e finanza e non è nuovo al mondo della politica. "Sono stato consigliere comunale con Rutelli, presidente di municipio con Veltroni e consigliere provincia con Zingaretti. Ho attraversato i momenti di fondazione del partito democratico, ma nel 2011 ho scelto di allontanarmi perché si era persa tutta la passione, tutta la coerenza di un progetto nato come riformista e innovatore. Hanno vinto le correnti ed ha perso la coerenza e non è un caso che gran parte delle personalità che l'hanno fondato se ne siano allontanate". Durante la recente campagna elettorale l'incontro con Calenda: "Lui ha risvegliato vecchie passioni per la politica che credevo sopite. Anima centinaia di giovani e meno giovani e questo mi ha portato a credere e ad investire in questo progetto in cui credo fermamente e al quale ora voglio portare il mio contributo". 

Gli obiettivi del neo segretario provinciale

Lista unica quella di Lobefaro, come spesso avviene nei congressi fondativi. L'obiettivo, nelle sue parole, è chiaro: "Puntiamo a far conoscere il partito fuori dal raccordo, a raccogliere iscrizioni in provincia dove quanto fatto durante la scorsa campagna elettorale di Roma ha destato un'enorme curiosità. Vogliamo replicare l'ottimo risultato anche alle prossime amministrative in provincia, a cominciare da Guidonia che è il secondo comune più popoloso del Lazio". Lo sguardo però inevitabilmente è già proiettato alle prossime regionali: "Sì, la proposta di appoggiare D'Amato sarebbe eccellente. A livello locale è una delle figure migliori. Decideremo insieme alle altre province come muoverci". 

Calenda e Azione innovatori come La Rete di Orlando

Una linea politica che verrà dal basso per un partito nato e visto ancora oggi come personalistico. Lobefaro non vede in Calenda e nella sua immagine un ostacolo: "Conosco Carlo da luglio, abbiamo fatto una campagna elettorale insieme confrontandoci costantemente. Lui è sicuramente una figura forte, molto convinta delle sue idee, ma ha dimostrato anche di saper ascoltare. Quanto sta accadendo oggi in Azione mi ricorda quanto accaduto nel 1992 con Leoluca Orlando e La Rete, un movimento, il primo, che si presentò come innovatore e che mise in discussione la democrazia cristiana. L'eredità di quell'esperienza è quella di una serie di personalità che hanno scritto la storia politica italiana". 
 

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