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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Tiburtino / Piazzale della Stazione Tiburtina

Sui migranti in transito il Comune latita, ma interviene il municipio: ecco l'avviso da 280mila euro

Il II municipio cerca enti del terzo settore per fornire servizi a transitanti e persone in estrema fragilità. Verrà utilizzata l'ex officina di un marmista come infopoint

La stazione Tiburtina è il luogo d'approdo tra i principali a Roma per i migranti, quasi tutti intenzionati a spostarsi altrove. La presenza di un terminal autobus con arrivi giornalieri da tutta Italia, agevola e non poco il flusso, tanto che l'assenza di strutture d'accoglienza per transitanti sta cominciando ad avere un peso importante sulla gestione di queste persone da parte delle istituzioni. Anche l'assessora al sociale Barbara Funari nei mesi scorsi aveva lanciato l'allarme, parlando di minori stranieri non accompagnati: "Non ci sono abbastanza posti e i bandi per trovarli vanno deserti". E del Ferrhotel, che avrebbe dovuto entrare in funzione nel 2017, non se ne è saputo più nulla. A fare qualcosa di concreto ci ha pensato il II municipio, con un avviso pubblico per la fornitura di servizi rivolti proprio ai transitanti: 280.000 euro, tutti dal bilancio dell'ente, distribuiti in 4 annualità. 

Il II municipio investe 280mila euro per l'accoglienza dei migranti

Come fa sapere lo stesso municipio nelle premesse dell'avviso, il 70% di coloro che sono stati accolti nei centri allestiti per l'emergenza freddo 2021/2022 erano stranieri. Molti i transitanti, arrivati per andarsene in altri Paesi dell'Unione Europea o in attesa di essere inseriti in centri di accoglienza sparsi tra Roma e la sua provincia, ma anche in altre Regioni d'Italia. Per questo, l'assessorato alle politiche sociali del II ha deciso di lanciare un avviso pubblico per reperire enti del terzo settore interessati a co-progettare un sistema di servizi dedicati a queste persone, prevalentemente all'interno della stazione Tiburtina. Un investimento da 70.200 euro l'anno, per quattro anni fino al 2026, tutti presi dal bilancio municipale. 

L'ex marmista della stazione Tiburtina diventerà un infopoint

Il progetto, disponibile sull'albo pretorio dal 28 aprile, si chiama "Welcome Net" e si sviluppa su diverse azioni, tra accoglienza e assistenza. E' totalmente farina del sacco del municipio, che forse senza volerlo anticipa e parecchio il Comune sul tema dell'accogliena dei transitanti. Lo zoccolo duro sarà rappresentato dalla messa a disposizione di un immobile, l'ex marmista vicino all'ex istituto Ittiogenico nel piazzale ovest della stazione Tiburtina, in via di ristrutturazione, che diventerà un "welcome center", cioè un punto di prima accoglienza e accesso ai servizi, destinato ad intercettare le persone con fragilità in transito. Circa 70 mq di immobile, con un ampio spazio esterno. E ancora: per accorciare le enormi distanze che ci sono con migranti e senza dimora stranieri a causa delle incomprensioni linguistiche, il progetto prevede la fase "welcome word", per abbattere le battiere culturali, familiari, linguistiche ed economiche, allo scopo anche di promuovere "progetti di autoimprenditorialità ed empowerment", si legge nell'avviso pubblico.

Al Pinciano un appartamento per accogliere i transitanti fragili

Gli utimi due pilastri dell'avviso pubblico riguardano la casa e l'integrazione. "Welcome Home" si concretizza nell'allestimento di un appartamento per l'accoglienza temporanea a via Aldrovandi 14, uno degli immobili di proprietà del municipio al Pinciano, dove già esiste un centro giovanile e un giorno aprirà anche un centro di avviamento al lavoro per donne vittime di violenza. Ammobiliato, ristrutturato da poco, conta tre stanze da letto, una cucina e un bagno: lo destineranno al ricovero di famiglie con minori, minori stranieri non accompagnati, donne sole o singoli con problemi psicologici e altre criticità che in attesa di andare altrove, in strutture specializzate e centri di accoglienza, potranno evitare la strada per qualche giorno. Infine, "welcome among us", in italiano "benvenuti tra di noi": costruire un rapporto di collaborazione proficuo con le numerose comunità straniere presenti da anni nel territorio del II municipio, ma anche migliorare la percezione della realtà territoriale nei confronti di tutti i servizi di accoglienza rivolti a persone fragili e stranieri. In poche parole, il municipio vuole evitare epsiodi di razzismo e proteste da parte di chi già vive nei quartieri e si vedrebbe "calato dall'alto" un centro d'accoglienza o un infopoint che inevitabilmente sarebbero caratterizzati da via vai di cittadini stranieri. 

L'assessore: "Così creiamo una rete per dare risposte strutturate"

"Con l’avvio del percorso della Welcome Net (finanziato con fondi municipali, 70.200 euro l'anno per quattro anni, ndr) contiamo di dare risposte per la prima volta in maniera strutturale ad una delle problematiche sociali più ampie del nostro territorio - spiega a RomaToday l'assessore alle politiche sociali del II, Gianluca Bogino - . Il tema dei servizi per i cittadini di origine straniera tange trasversalmente molti ambiti, dalla realtà dei flussi migratori, all’accoglienza per i senza dimora, fino alla tutela dei minori. Per questo abbiamo immaginato una rete di servizi integrati tra di loro, ma anche di enti del terzo settore, che nell’avviso per la co-progettazione possono cogliere una chiamata forte ad unire le energie e le competenze specifiche. Sarà un lavoro di ampio respiro e di lungo periodo, che consolidi il Municipio II come il volto aperto, inclusivo e accogliente della nostra città". L'auspicio dell'assessorato è quello di iniziare la co-progettazione entro l'estate, rendendo così effettivi tutti i servizi previsti dall'avviso.

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