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Autostrada Roma-Latina, il ministero ai comitati: "Siamo con voi"

I Comitati, nonostante le rassicurazioni, ribadiscono che continueranno la loro battaglia civica fino al ritiro del progetto autostradale

Un incontro proficuo e soprattutto “soddisfacente” quello che si è svolto nella giornata di venerdì presso i locali del ministero dei trasporti tra i comitati e i tecnici e collaboratori di Toninelli. Hanno incontrato i tecnici e i collaboratori del Ministro Toninelli.

I Comitati No Corridoio Roma-Latina e No bretella Cisterna-Valmontone, insieme a Legambiente Lazio e i circoli pontini, “Salviamo il Paesaggio” e “Respiro Verde-Legalberi”, il “Gruppo dei 12 Via Transigena Sud” si battono contro l’autostrada/bretella a pedaggio e hanno trovato concordi i loro interlocutori. 

Nominati 53 ispettori per la sicurezza stradale in Italia

Le associazioni hanno fatto sapere, a margine dell’incontro: “Il buon esito dell’incontro è dato dalla notizia, appresa durante l’incontro “istituzionale”, che sono stati nominati 53 ispettori per la sicurezza stradale in Italia i quali, dal 24 giugno, sono al lavoro per fornire, entro 120 giorni, un cronoprogramma di interventi esclusivamente mirati all’adeguamento in sicurezza delle strade che verranno finanziati a partire dal 2020 – abortito, di fatto, qualsiasi impegno per l’autostrada a pedaggio. Per il Lazio, è stato scelto l’ingegnere Dominichini”. 

I comitati intervenuti all’incontro hanno continuato a spiegare: “Per stessa ammissione degli uomini vicini al Ministro Toninelli permangono, tuttora, forti spinte politiche per fare in modo che l’autostrada a pedaggio si realizzi (Lega e Pd), benché il Consiglio di Stato, con il supporto fondamentale di Bankitalia, ha sonoramente bocciato il progetto di Autostrade del Lazio e la gara d’appalto vinta dal Consorzio italo-spagnolo SIS – specificando - Una decisione che peraltro è stata possibile anche in ragione del cambio, da parte della stessa Bankitalia, del tecnico che avrebbe dovuto formulare il parere sulla sostenibilità economico-finanziaria dell’opera da emettere per conto dell’Istituzione guidata da Visco e richiesto dal medesimo Consiglio di Stato, a caccia di una valutazione terza e autorevole”.

A questo hanno aggiunto: “Infatti, in un primo momento, colui che avrebbe dovuto vidimare o meno, per Palazzo Koch, il progetto Roma-Latina era l’avvocato Raffaele Stajano, in passato presidente di Autostrade del Lazio, ossia l’ente regionale (ormai quasi decotto) che ha partorito il progetto dell’autostrada a pedaggio. Un ruolo incompatibile che avrebbe rischiato di non consentire un giudizio imparziale. Così Bankitalia ha cambiato tecnico e da lì si è arrivati alla decisione del settembre 2018”. 

Il progetto autostradale Roma-Latina rimane

Tuttavia il progetto autostradale Roma-Latina rimane ancora in essere, nonostante sia stato sepolto dalla sentenza di Palazzo Spada dello scorso settembre. Per tre motivi essenziali: non è stato de-finanziato il progetto al Cipe; è stato reiterato il vincolo preordinato all’esproprio con delibera dello stesso Cipe risalente al 25 ottobre 2018; il Consorzio SIS, ex vincitore del bando di gara, ha ancora pendente un ricorso in Cassazione di natura giurisdizionale. Un’azione, quella di SIS, che ha più il sapore della disperazione che della speranza.

I Comitati, nonostante le rassicurazioni, ribadiscono che continueranno la loro battaglia civica fino al ritiro del progetto autostradale, alla chiusura della Soc. “Autostradedellazio”, all'adeguamento in sicurezza di tutta la via Pontina, alla costruzione della rete intermodale con il ferro.
 

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