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Politica Spinaceto / Via Pontina

Autostrada Roma Latina, Morassut spiazza tutti: “Anche Zingaretti è diventato contrario?”

L'ex assessore all'urbanistica ha dichiarato di preferire l'adeguamento della Pontina all'autostrada Roma Latina. Un'affermazione che ha suscitato opposte reazioni

Non sono passate inosservate le dichiarazioni di Roberto Morassut sull’autostrada Roma Latina. L’idea che sia preferibile puntare sulla messa in sicurezza della via Pontina, anche per risparmiare e ridestinare gli oltre 450 milioni già accantonati per l’opera, ha suscitato reazioni contrastanti.

Una scelta giudicata folle

Nel campo del centrodestra sono stati soprattutto i rappresentanti della Lega a polemizzare con le dichiarazioni dell’ex assessore all’urbanistica della giunta Veltroni, oggi numero due del PD alla Camera. “In che mondo vive Roberto Morassut? Vorrebbe adeguare la Pontina, il cui limite di velocità è di 60 chilometri orari, e dirottare i fondi del Cipe per realizzare il tratto Rebibbia-San Basilio della Metro B di Roma, una follia” ha commentato Angelo Tripodi, il capogruppo leghista alla Pisana.  L’occasione ha offerto lo spunto per porre un interrogativo. “Anche il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, ed i consiglieri regionali dem – si è chiesto Tripodi - la pensano così?”.

La Lega contro la politica romanocentrica

L’onorevole Francesco Ziccheri, vicecapogruppo alla Camera della Lega, ha invece etichettato la dichiarazione del collega democratico come un esempio dell’ “inaccettabile politica romanocentrica del PD” che avrebbe l’effetto di “tarpare le ali alla provincia di Latina, spostando i fondi del Cipe per la Roma-Latina al nuovo tratto Rebibbia-San Basilio della Metro B”. Un’operazione su cui Ziccheri ha promesso, con il proprio gruppo parlamentare, di voler dar battaglia.

Folgorato sulla via di Damasco

Se c’è chi, sostenendo l’importanza dell’autostrada Roma Latina, ha puntato l’indice verso le dichiarazioni di Morassut, c’è stato anche chi, al contrario, ne è rimasto favorevolmente sorpreso. Così è stato per il comitato “No Corridoio Roma Latina” che nel definire il parlamentare Pd come un uomo “folgorato sulla via di Damasco”, ha aggiunto che “non è mai troppo tardi per essere uno di noi” alludendo alla condivisa strategia di puntare sulla messa in sicurezza della Pontina. 

Apprezzato l'addio al tunnel dell'Appia Antica

Anche a sinistra l’intervista rilasciata dal vicecapogruppo democratico alla Camera ha provocato qualche reazione. “Siamo contenti che un importante esponente d’una stagione politica capitolina com’è stato Roberto Morassut sposi tutte le tesi di cui eravamo sostenitori 15 anni fa” ha commentato Nando Bonessio, il capogruppo cittadino di Europa Verde. L’ecologista, ha dichiarato di apprezzare anche il ripensamento di Morassut sul sottopasso dell’Appia Antica “un’opera con una notevole difficoltà di progettazione e costi molto alti”, in favore di un’opzione che punta sul trasporto sul ferro. Opzione resa praticabile, secondo Morassut, grazie al nodo ferroviario del Pigneto.

Come investire i fondi accantonati per l'autostrada

Ma è soprattutto sulla Roma Latina che anche il consigliere capitolino ha dimostrato di apprezzare la dichiarazione di Morassut. Con una postilla. “Non capiamo perché l’ex assessore di Veltroni voglia investire i fondi del Cipe per un’opera, comunque utile, come il prolungamento della metro B verso Casal Monastero, che è in tutt’altro quadrante. La sfida contro l’autostrada, invece, si vince puntando sulla messa in sicurezza della Pontina, che abbiamo sempre rivendicato, ma in tandem con un’altra scommessa: quella del trasporto su ferro, con una metropolitana leggera nel quadrante tra Ardea, Pomezia e Roma”.
 

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