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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Bologna / Largo Guido Mazzoni

L'autostazione Tibus si rifà il look. Ecco il progetto da 5 milioni di euro 

Le opere saranno realizzate in due fasi. La prima punta a essere completata entro il Giubileo del 2025. La società: "Accogliamo le richieste dei cittadini residenti"

Nuove aree verdi, spazi destinati ai pedoni, una struttura in legno per separarli da quelli adibiti ai mezzi di trasporto e pannelli fotovoltaici a copertura dell'intero fabbisogno energetico della struttura. Così l'autostazione Tibus di Roma, entro il 2026, promette di cambiare volto. Il progetto, denominato "Il bosco, la piazza, l'autobus e il treno" e depositato presso gli uffici competenti dell'amministrazione capitolina per l'iter autorizzativo, sarà realizzato interamente con un investimento di 5 milioni di euro da parte della società Tibus, senza spese da parte del Comune. 

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Riqualificare l'area e valorizzare il territorio per incrementare la funzionalità dei servizi dell'autostazione è l'obiettivo. "Dopo il superamento definitivo dell'ipotesi dello spostamento del terminal nel piazzale ovest (un vecchio piano della giunta M5s mai realizzato, ndr), è stato possibile elaborare una nuova visione green per rivoluzionare l'hub e integrare il tessuto urbano con i servizi di trasporto essenziali per la capitale" spiegano dalla società. 

I dettagli del progetto

Il progetto, a firma degli architetti Pellegrini e Giannuzzi con l’architetto Dessì, prevede una nuova viabilità che impatterà in misura minore sulle attività del quartiere poiché l'entrata e l'uscita dei mezzi avverrà esclusivamente dalla via della stazione Tiburtina (lato Verano). Questo cambiamento, supportato da uno studio trasportistico di fattibilità, punta a rispondere in modo risolutivo alle esigenze di separare in modo netto la viabilità dell’autostazione dalla nuova piazza totalmente pedonale e alberata. 

Infatti, nuove aree verdi destinate ai pedoni saranno implementate per creare una vera e funzionale "piazza della stazione", come elemento urbano rigenerante. Previsto, inoltre, un ampliamento dell'autostazione di 2mila 800 metri quadrati, in aggiunta agli esistenti 7mila 700, funzionale a una migliore gestione degli spazi di manovra e dei servizi ai viaggiatori.

Rendering dell'opera 1

Il piazzale verrà ridisegnato con una nuova struttura spaziale in legno lamellare, quale quinta architettonica posta a radicale separazione delle nuove aree pedonali e a verde dalle superfici di esercizio, con il duplice compito di mitigarne sia l'impatto acustico che quello visivo. Pannelli fotovoltaici integreranno tali funzionalità, fornendo energia sostenibile che coprirà nella totalità il fabbisogno energetico della struttura e ne ridistribuirà il surplus per i servizi tecnologici degli spazi pubblici contigui. 

Sul lato sud, a ridosso di via della stazione Tiburtina, oltre a mantenere il verde esistente, verrà realizzata una fascia alberata fino al confine con il parco dell'Istituto Ittiogenico che fungerà da filtro verde per il contenimento del carico inquinante della via Tiburtina. Previsto anche un leggero incremento degli  spazi commerciali esistenti all’interno dell’hub che, sempre realizzati con tecnologie leggere  e posti a cornice dei rinnovati spazi pedonali, renderanno ancora più viva e funzionale la nuova piazza; tali  attività, unitamente ai servizi dell’autostazione, garantiranno un maggiore controllo sociale del territorio, eliminando così la persistenza di zone di degrado a cui attualmente l’area è soggetta.

"La nuova visione è frutto anche di sinergie attivate con i cittadini residenti: il progetto, infatti, fa proprie le indicazioni di una importante iniziativa lanciata dai comitati di quartiere per richiedere la riqualificazione dell'area dopo l'abbattimento della Tangenziale Est, che ha raccolto ben 8mila firme" precisano ancora dalla società.

I tempi del cantiere

Le opere saranno realizzate in due fasi: il completamento della prima, risolutivo per un radicale cambiamento dell'uso e dell'immagine dell'area, potrebbe essere realizzato - compatibilmente con i tempi tecnici necessari alle procedure autorizzative - entro dicembre 2024, in tempo per accogliere i pellegrini che raggiungeranno Roma durante le celebrazioni del Giubileo che si svolgeranno nel 2025. La fase finale di completamento del progetto è programmata invece entro dicembre 2026.

"L'autostazione, nella sua posizione di assoluta centralità, svolge la funzione primaria di snodo di scambio per il sistema della mobilità romana, nazionale e internazionale - ha commentato il presidente di Tibus  il presidente Giovanni Bianco - il progetto di riqualificazione a cui abbiamo lavorato rappresenta uno strumento fondamentale per la riqualificazione e rigenerazione dell'intero piazzale Ovest e sarà di totale beneficio sia per i residenti, con i quali si è sviluppato nel corso di questi ultimi anni un virtuoso percorso di collaborazione, sia per le migliaia di persone che transitano ogni giorno attraverso questo hub intermodale".

Rendering dell'opera 2

Tibus, è boom di passeggeri. I dati

Un successo quello dell'autostazione Tibus di largo Mazzoni, crocevia di passaggi nazionali e internazionali degli ultimi quattro anni, dimostrato dai numeri e dal confronto con la vicina stazione Tiburtina, costoso hub che doveva diventare il cuore della mobilità su ferro e che invece, stando ai dati del 2022, non ha raggiunto gli obiettivi fissati. Tra le ragioni della netta preferenza dei passeggeri per le quattro ruote, senz'altro, i costi ridotti rispetto ad alta velocità e regionali. 

Scorrendo i numeri forniti invece a RomaToday da Tibus, nel 2019 (da gennaio a dicembre) sono partiti 121mila 264 autobus. L'anno successivo la contrazione a 56mila 622 dovuta alla pandemia. Nel 2021 si sono registrate 67mila 292 partenze. E nel primo semestre del 2022 le partenze sono state 48mila 201. Al capitolo "arrivi", invece, se ne contano 74mila 765 nel 2019 nel lasso temporale tra gennaio e settembre. Un numero che diminuisce sempre nell'anno del coronavirus fermandosi a 36mila 080 nel 2020 e nel 2021 il numero totale degli arrivi è 34mila 986. Nel primo semestre del 2022 gli arrivi sono stati 33mila 785. In linea generale prima dei rallentamenti causati dalle misure legate alla pandemia, il terminal movimentava oltre 8 milioni di passeggeri. Tra la fine del 2022 e l'inizio del 2023 i volumi sono tornati all'85 per cento circa del traffico.  

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