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Autosospensione di Marrazzo, il Pdl insorge: "Pronti alle vie legali"

Gasparri e Cicchitto chiedono l'intervento del Governo. Montino: “Non è autosospensione, ma assenza per impedimento temporaneo che porterà comunque alle dimissioni. Alemanno: “No ad una regione a mezzo servizio”

Il coordinatore provinciale del PdL e consigliere regionale, Francesco Lollobrigida l'ha definito “Golpe Montino”. Il senatore Pdl Domenico Gramazio ironizza: “Chi farà il certificato medico a Marrazzo?”. A sintetizzare quel che accadrà ci pensano però Gasparri e Cicchitto: “Si vada subito alle urne, per evitare trucchi illegali”. I capigruppo al senato e alla Camera arrivano a chiedere l'intervento del Governo per evitare l'illegalità.

Al Popolo della Libertà non è andata giù l'autosospensione di Marrazzo che di fatto ha evitato che si andasse alle urne a gennaio, passando tutti i poteri al suo vice Esterino Montino. Almeno per ora. Infatti appare difficile che la situazione possa durare ancora a lungo così.

Il centro sinistra per ora fa sapere che quella di Marrazzo non è autosospensione, ma assenza o impedimento temporaneo. L'autosospensione infatti è prevista solo per problemi di salute, cosa che evidentemente non è il caso di Marrazzo.

  Si cerca di andare subito alle elezioni sfruttando biecamente il dramma di un uomo  
Spiega il vicepresidente Montino: "Il presidente Piero Marrazzo non si è autosospeso perché questa formula non esiste nello Statuto del Lazio. Nello Statuto esiste, invece, l'articolo 45 che al comma 2 prevede testualmente che il "vicepresidente sostituisce il presidente in caso di assenza o impedimento temporaneo. Mi sembra di tutta evidenza che il presidente Marrazzo si trovi oggi in una situazione di stress psicofisico tale da non permettergli di svolgere serenamente il proprio lavoro, visto che è stato oggetto di un ricatto spregevole”, aggiunge Montino.

Il Sindaco Alemanno a sua volta aveva detti: “Non voglio entrare nel merito delle vicende del presidente Marrazzo, dico solo che la soluzione individuata dell'autosospensione non è sostenibile. Non ci può essere una Regione a mezzo servizio”.

"La Regione Lazio”, spiega ancora Montino, “lo dico al sindaco Alemanno, è nel pieno delle sue funzioni istituzionali e amministrative -continua Montino- E questo è un fatto positivo anche per il Comune di Roma. Bloccare oggi l'attività amministrativa significherebbe creare ulteriori difficoltà nell'attuazione del piano di rientro, introdurre un ulteriore elemento di disturbo nella già difficile trattativa per ottenere dal Governo i fondi che ci spettano. Risorse indispensabili per pagare i mandati di oltre 1.000 aziende, per dare le risorse al Comune di Roma e a tutti i Comuni del Lazio, per sostenere migliaia di famiglie".

Secondo Montino “bloccare oggi l'amministrazione, significherebbe ritardare l'attuazione della legge sul Reddito garantito, che riguarda migliaia di cittadini costretti a vivere in condizioni economiche disperate. Significherebbe, infine, non approvare il bilancio di previsione. Si cerca di andare subito alle elezioni sfruttando biecamente il dramma di un uomo. Appena il presidente Marrazzo sarà in condizione di riprendere il suo lavoro discuteremo tempi e modi delle dimissioni".
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