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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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"Chi ha avuto il Covid non può entrare in Campidoglio": gaffe sul modulo da firmare per i consiglieri

Il Consiglio torna in presenza ma il modulo anticovid da firmare è sbagliato: "Modulo discriminatorio e lesivo della privacy in violazione della normativa". E il vice Capo di Gabinetto lo ritira

Si torna in presenza in Consiglio comunale ed è subito gaffe. Dopo mesi di sedute on line oggi la prima in presenza ma non senza intoppi. La dichiarazione anti Covid da firmare per accedere a palazzo Senatorio è sbagliata. Ad accorgersene il consigliere di Fratelli d'Italia Francesco Figliomeni e altri esponenti anche di maggioranza, vedi la consigliera Alessandra Agnello, che ha subito scritto al vice Capo di Gabinetto per chiedere un'immediata modifica del documento. 

Quali gli errori? Al primo capoverso, tra le autodichiarazioni richieste al firmatario, quella "di non aver avuto diagnosi accertata di infezione da Covid-19". Il che significa che se hai contratto il coronavirus in questi mesi non puoi firmare il modulo (a meno di non dichiarare il falso) e quindi resti fuori dal palazzo del Comune. Varrebbe sulla carta anche per la sindaca Virginia Raggi, che lo scorso autunno ha contratto il virus. Idem per il consigliere Figliomeni. 

Altro scivolone: nel documento (vedi subito in basso) non vi è alcun riferimento al trattamento dei dati personali, nessun richiamo alla normativa. Senza contare che il modulo è in bianco, la carta non è intestata e non è specificato quale dipartimento o struttura deputata lo emetta. "Chiedo che venga subito ritirato perchè lesivo della dignità dei sottoscrittori in quanto  lesivo della tutela dei dati personali sulla salute  di coloro che lo sottoscrivono. Segnalo inoltre la mancanza della firma sul consenso al trattamento dei dati personali" scrive la consigliera Agnello in una mail inoltrata a tutti i consiglieri, e agli Uffici del vice Capo di Gabinetto della sindaca. 

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"Oltre ad essere discriminatorio, in quanto richiede ‘di non aver avuto diagnosi accertata di infezione da COVID-19’ costringendo, quindi, a chi l'ha già avuta a rischiare di dichiarare il falso, è anche lesivo della normativa in materia di protezione di dati personali - commenta il consigliere Francesco Figliomeni - in quanto non è indicata chiaramente nè la Struttura deputata al trattamento dei dati, nè il relativo consenso al trattamento di essi. Ma i grillini ci hanno abituato anche a non stupirci mai". 

Insomma, un pastrocchio in piena regola. Con tanto di lato comico. Al terzo capoverso si legge "dichiara altresì di obbligarsi a informare immediatamente la Asd (associazione sportiva dilettantistica) qualora dovesse accusare sintomi da covid-19". Cosa c'entrano le associazioni sportive? "L'avranno copiato male da qualche parte" commenta Figliomeni. E la toppa poi è peggio del buco. Non solo il vice capo di Gabinetto è costretto a ritirare il modulo, evidentemente errato e tra l'altro in uso non da oggi ma da mesi, ma permette l'ingresso senza nessuna dichiarazione. Così si legge nella successiva nota inviata tra gli altri al presidente dell'Assemblea capitolina Marcello De Vito, al vicesindaco, agli Uffici del Gabinetto del sindaco: "Si rappresenta che temporalmente per motivi organizzativi a partire dalla data odierna è sospesa la compilazione e raccolta del modulo di autodichiarazione attestante la non positività al Covid".  

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