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Autodemolitori: entro l'anno la metà degli impianti fuori dal Gra

E' il risultato di un incontro tra Comune-Provincia e Regione e il sub commissario agli autodemolitori Di Palma. Restano però i nodi sulle aree per i quali verranno fatti “ulteriori approfondimenti tecnici sulle nuove aree”

Avanti tutta con il piano autodemolitori, entro i tempi prestabiliti e pur essendo venuta meno una delle destinazioni inizialmente previsti. Così, dopo l'incendio di domenica scorsa, Comune, Provincia e Regione hanno scelto di fare quadrato e di portare avanti il progetto. Entro fine anno 60 degli 129 autodemolitori della Capitale si sposteranno in zone fuori dal Gra.

Trentadue autodemolitori andranno in zona Centrale del Latte, 13 nel sito da individuare che sostituirà l'area dell'Infernaccio ora diventata riserva naturale, 9 ad Osteria Nuova e 6 ad Acqua Acetosa.

Il piano è uscito fuori da un'incontro tra gli assessori all'Ambiente di Comune, Provincia e Regione, De Lillo, Civita e Zaratti e il sub commissario agli autodemolitori Di Palma. Tutti e tre a fine incontro hanno sottolineato la necessità di "ulteriori approfondimenti tecnici sulle nuove aree".

Da parte delle istituzioni è stato anche stabilito che verranno messe a disposizione incentivi a favore dei centri di autodemolizione e rottamazione che vorranno spostarsi dall' interno della città alle zone adiacenti al Gra individuate- "Questi nuovi impianti”, ha dichiarato l'assessore De Lillo, “non saranno più com'erano precedentemente, delle vere e proprie discariche a cielo aperto  eco De Lillo Adesso  gli autodemolitori avranno una concezione completamente diversa,  saranno delle vere aziende con luoghi chiusi dove non ci sarà  una sola carcassa di macchina visibile, con il massimo della sicurezza. Ciò che è accaduto domenica  potrà più accadere".

Intanto sempre oggi si è svolto un sopralluogo tecnico di Arpa Lazio e Noe nell'area interessata dall'incendio di domenica scorsa.
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