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Autodemolitori, il Governo impugna la norma regionale: "È incostituzionale"

In Consiglio dei ministri la deliberazione: l'emendamento "salva demolitori" invaderebbe le competenze dello Stato in materia ambientale

Il Consiglio dei ministri ha deliberato di impugnare la legge regionale "salva demolitori". Come anticipato da RomaToday, è stata accolta quindi la richiesta della sindaca Virginia Raggi, che con un'apposita comunicazione al Governo ha sollevato l'ipotesi di incostituzionalità per l'emendamento alla legge di Stabilità, quello licenziata dalla Pisana che ha dato il via libera alle proroghe per i rottamatori di viale Palmiro Togliatti. 

Su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Erika Stefani dunque, il Cdm ha deciso di contestare la normativa davanti ai giudici della Corte costituzionale, che andrebbe a invadere "la competenza statale in materia di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, violando l’art. 117, secondo comma, lett. s) della Costituzione". 

Lo scontro Comune-Regione sui demolitori

Un braccio di ferro quello tra Comune e Regione sulla vicenda degli autodemolitori che ormai va avanti da mesi. Da una parte il Campidoglio che nega di aver mai avallato permessi provvisori per le attività site nel parco archeologico (e vincolato) di Centocelle. 

Dall'altra la Regione che ha ricordato come l'emendamento sia il frutto di una serie di tavoli di confronto ai quali lo stesso Comune si è più volte seduto, nonostante lo stop iniziale a qualunque forma di proroga. Versione quest'ultima che troverebbe conferma anche in un audio, pubblicato su RomaToday, in cui l'ex assessore Pinuccia Montanari spiega agli autodemolitori la volontà da parte di Roma Capitale di venire incontro alle loro istanze. 

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