Recuperare il potere d'acquisto del proprio stipendio. Con questo obiettivo la Regione Lazio ha concesso un aumento di stipendio ai dipendenti della Pisana. Ad annunciarlo l'assessore al personale Francesco Scalia. L'accordo è stato sottoscritto con tutte le organizzazioni sindacali presenti in Regione ed avrà valore dal primo gennaio di quest'anno.

L'accordo prevede un “quasi” raddoppio del buono pasto concesso ai dipendenti, con in più il pagamento degli arretrati sul contratto decentrato dei lavoratori regionali. Verrà così garantito un aumento medio di 50 euro.

“Abbiamo dato risposte importanti alle attese dei dipendenti” , ha spiegato l'assessore Scalia, secondo il quale “l'attuazione delle nuove norme permetterà anche di riconoscere il merito e la professionalità dei dipendenti regionali”.

Contestualmente all'annuncio dell'aumento degli stipendi per i dipendenti, arriva la proposta del capogruppo del partito di rifondazione comunista di diminuire lo stipendio dei consiglieri del 20-30%. Peduzzi ha scritto ai tutti i consiglieri, invitandoli a diminuirsi lo stipendio: “Riduciamo i privilegi intervenendo sull'indennità di carica”, di cui godono oggi 70 persone, più il presidente della Giunta più 4 assessori non consiglieri. Peduzzi propone di fissarla al 65 per cento di quella dei parlamentari. Gli altri 6 milioni verranno recuperati dimezzando i costi del vitalizio.

"Oggi”, ha aggiunto Peduzzi “un consigliere ha un'indennità lorda di 12 mila euro al mese che netti diventano ottomila. Pensiamo di abbassare dal 20 al 30% la paga dei consiglieri e di conseguenza diminuire anche il vitalizio maturato in cinque anni. Cosi' su 71 consiglieri si possono recuperare circa sei milioni all'anno".