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Politica Ponte di Nona / Via Raoul Chiodelli

Aumenta il pedaggio autostradale, a Ponte di Nona esplode la rabbia: "Ci stacchiamo da Roma"

E' l'aumento più caro d'Italia. Sulla Milano Torino si paga il 6,5% in più. Trentamila romani, che pagano le tasse al Comune di Roma, per percorrere le strade della propria città, devono pagare l'8,3% in più

Dieci centesimi, la goccia che fa traboccare il vaso. A Nuova Ponte di Nona il 2016 è iniziato all'insegna della rabbia. Al casello di ingresso dell'A24, unica porta d'accesso verso Roma insieme alla mal ridotta Collatina, gli abitanti del quartiere hanno trovato un aumento di 10 centesimi. Per entrare e per uscire dal proprio quartiere quindi oggi bisogna spendere 1,30, invece di 1,20. Un'inezia, si dirà. Da queste parti però è la classica goccia che fa traboccare il vaso. 

Già perché qui il pagamento del pedaggio autostradale per entrare e uscire dal quartiere veniva già vissuto come un'ingiustizia. Al danno, con questo 2016, si aggiunge la beffa. L'aumento dei pedaggi è stato deciso per molte autostrade italiane all'inizio dell'anno. L'aumento più alto sin qui dichiarato spetta alla Torino-Milano, +6,5%, mentre l'aumento medio è dello 0,86%. Strada dei Parchi ha dichiarato che a partire dal 1° gennaio 2015, le tariffe di subiscono un aumento del 3,45 %. Al casello di Ponte di Nona, calcolatrice alla mano, l'aumento è stato dell'8,3%. 

Perché questo aumento? Di fatto la colpa è da imputare agli arrotondamenti, sistema previsto dal decreto Ministeriale che prevede che se il pedaggio dovuto presenta una cifra finale inferiore ai 5 centesimi di euro, il pedaggio che paga l'utente è arrotondato ai 10 centesimi inferiori; se la cifra finale è uguale o superiore ai 5 centesimi il pedaggio per l'utente viene arrotondato ai 10 centesimi superiori. Quindi se ad esempio il pedaggio è pari a 1,13 euro l'importo da pagare viene arrotondato a 1,10 euro se il pedaggio è pari a 1,16 euro viene arrotondato a 1,20 euro. Spiega il Comitato di Quartiere Nuova Ponte di Nona: "E' un sistema perverso che applicato al nostro casello ha causato notevoli aumenti negli anni passati il pedaggio è aumentato sempre di 10 centesimi in 10 centesimi. Ricordiamo ad esempio che nel 2008 il pedaggio costava 0,80 centesimi. In 7 anni abbiamo avuto un aumento del pedaggio di oltre il 60% e i costi sono diventati insostenibili per gli abitanti della periferia est di Roma". 

Secondo un calcolo del comitato di quartiere una famiglia puo' arrivare a spendere anche 80 euro in più all'anno. In tanti leggendo questo pezzo continueranno a pensare ad un'inezia, a poca cosa, roba di centesimi. In realtà questa è un'ingiustizia che si somma ad altre ingiustizie. Solo mantenendoci sulla gestione autostrada, cinque sono i punti contestati dagli abitanti. Dal casello di Ponte di Nona si puo' andare solo verso Roma. Ciononostante Strade dei Parchi applica aumenti come un'autostrada di montagna, quindi a costi di gestione più alti. Inoltre chi entra a Ponte di Nona non paga a chilometri. Che esca al raccordo o al Verano, pagherà sempre e comunque 1 euro e 30. Il nuovo quartiere poi viene trattato diversamente dal resto dei quartieri lungo l'A24. Fino al raccordo infatti il tronchetto non si paga in virtù di un vecchio accordo tra il Comune e la società che gestisce la strada. Tale accordo è stato stipulato prima della nascita di Ponte di Nona ed oggi andrebbe rivisto. Uno smacco ancora più grande se si pensa che le complanari sono state costruite grazie a contributi pubblici. "Quindi anche con tasse pagate da noi cittadini di Nuova Ponte di Nona", spiega il comitato. 

Una rabbia, quella che si respira in tutto il quartiere, che il comitato trasforma in provocazione. "Che senso ha restare nel Comune di  Roma? A questo punto meglio attrezzarci per diventare una municipalità a parte", spiega a RomaToday Bruno Foresti , presidente del comitato di quartiere. "Di fatto Roma ci considera già così, visto che paga, anche con i soldi nostri la manutenzione e la gestione dell'a24, ma solo fino al raccordo. Un contributo che permette, dal Verano a Tor cervara, di viaggiare gratuitamente". Una scissione, sottolineano i cittadini, che obbligherebbe gli enti a far passare i mezzi Cotral. Già perché qui a mancare tra i tanti servizi sono anche le alternative. Con la Collatina che la mattina si trasforma in una distesa di auto impenetrabile e con gli autobus praticamente assenti, ci si riduce a sognare i tanto criticati mezzi Cotral. 

Chiosa Foresti: "Quale Comune di 30.000 abitanti non ha un liceo? Scuole materne per tutti? Campi sportivi? Collegamenti diretti? Stazione dei carabinieri? Questa è la realtà che viviamo e come Comune nessuno potrebbe ignorarci come è stato fatto sinora".


 

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