A Roma aumenta la povertà: "Nelle mense romane anche commercianti e imprenditori"

La crisi c'è, e su questo non ci piove. Ma quelli riportati da Rita Cutini sono davvero dei dati allarmanti. Secondo l'assessore capitolino al Sostegno Sociale e Sussidiarietà, infatti, la povertà assoluta a Roma è in aumento e colpisce la società in maniera sempre più "trasversale".

"È una situazione di povertà inedita" ha dichiarato l'assessore durante la conferenza stampa tenutasi nella Sala delle Bandiere del Campidoglio. "Il profilo dei nuovi poveri è diverso rispetto al passato. Tra chi bussa alle porte delle mense troviamo le persone che non ci saremmo mai aspettati di vedere, quelle del nostro pianerottolo: il commerciante, il piccolo imprenditore che ha dovuto chiudere la propria impresa e anche quel ceto impiegatizio che non ce la fa ad andare avanti".

Tutto a causa "della crisi economica, di un pagamento del mutuo, di negozi e piccole imprese che chiudono, di separazioni e divorzi che possono dare un colpo anche all'aspetto economico-reddituale delle famiglie. È questo il tipo di povertà che è aumentato e a cui dobbiamo guardare con attenzione e sollecitudine".

Non è un caso, dunque, che le associazioni che gestiscono le mense della capitale abbiano stimato un aumento del 20% della richiesta di pasti rispetto all'anno scorso. A questo proposito, l'amministrazione capitolina, che ieri ha incontrato le nove associazioni delle mense convenzionate dal Comune, ha deciso di intervenire aumentando il numero dei pasti a disposizione, che passeranno dai 643mila ai 785mila per le mense convenzionate.

"A Roma" conclude Cutini, "ci sono 30mila minori che vivono in uno stato di povertà assoluta. Investire nel futuro è una scelta giusta e strategicamente corretta".