Atac, a febbraio nessun crollo nella vendita dei ticket ma l'evasione preoccupa

Nessun crollo vertiginoso nella vendita dei biglietti Atac. L'azienda di trasporto capitolina smentisce le notizie diffuse mezzo stampa in merito a un crollo del 60% nelle vendite dei titoli di viaggio tra gennaio 2015 e il febbraio appena trascorso. Anzi: Atac precisa che “nel mese di febbraio 2015 le vendite di Bit, biglietti integrati a tempo, è stata superiore del 2,9% rispetto al mese di gennaio 2015”. L'azienda in una nota fornisce anche i numeri: “A febbraio si stima di aver venduto 6.439.303 titoli, a fronte dei 6.259.830 di gennaio, ciò malgrado la stagionalità di febbraio usualmente coincida con una minore vendita di titoli” con la precisazione aggiuntiva che il “dato di febbraio è da considerarsi stimato, quindi ancora non consolidato, in attesa di una ricognizione puntuale che avverrà nei prossimi giorni”. Il calo, se mai, ammette Atac, c'è nei confronti del mese di febbraio 2014 rispetto al quale quest'anno “le vendite hanno segnato un calo del'8%.

Secondo quando riportato nell'articolo di Repubblica, poi smentito dalla nota Atac, il crollo della bigliettazione è da attribuirsi all'evasione, non tamponata nemmeno da un aumento a oltre 300 controllori sui mezzi pubblici. Un problema ammesso anche dall'assessore alla Mobilità Guido Importa che ha spiegato come sui mezzi pubblici su gomma la task-force nati-evasione sta funzionando meno che sulle metro, con percentuali di 'furbetti' che vanno dal 18 al 40% a seconda delle zona. Da qui l'annuncio: “Ci saranno 10 linee su cui dalla prossima settimana inizieremo il monitoraggio”. Ecco le linee interessate: 011, 188, 505, 51, 556, 670, 762, 773, 797, 82.