Atac, Radicali per il referendum: mille firme "per mettere a gara il tpl"

Mille firme per chiedere un referendum per mettere a gara il trasporto pubblico cittadino. Continua la battaglia dei Radicali italiani per "rompere il monopolio di Atac" e affidare il servizio a "più soggetti aprendo alla concorrenza". Ieri pomeriggio le firme sono state materialmente portate in uno scatolone dal segretario dei Radicali italiani ed ex consigliere comuanle, Riccardo Magi, e da quello romano, Alessandro Capriccioli. 

"Il nostro quesito chiede di mettere a gara il servizio di trasporto pubblico di linea gestito oggi, con un affidamento diretto e in house da Atac" ha spiegato Magi. "Nei giorni scorsi abbiamo letto del dibattito nazionale sulla rivoluzione annunciata dal sindaco Raggi sulla democrazia diretta dei cittadini. Questo è un primo banco di prova e una sfida che lanciamo all'amministrazione. Vediamo se si manterranno gli impegni presi in conferenza stampa sui referendum on line. È quello che noi chiediamo".

Il segretario romano Capriccioli ha aggiunto: "Alla gara vorremmo che partecipassero più imprese e che alla fine si possa arrivare ad un sistema in cui più soggetti gestiscano più imprese a Roma". Ovvero, ha chiarito Magi, che qualcuno possa gestire i servizi su gomma altri quelli su ferro o addirittura una singola linea di metropolitana "come già avviene spesso all'estero". 

I Radicali hanno denunciato poi lo scarso rendimento dell'attuale gestore del tpl romano, ovvero di Atac. "Lo dimostra anche l'ultima relazione dell'agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma. Con l'offerta di tpl calata di 13 milioni di vetture-km, quella tranviaria calata del 30% dal 2006 al 2015, carenza di mezzi, eta' media degli autobus di 10,2 anni contro i 6,9 di Parigi e i 6,7 di Londra e deficit manutentivo per le metropolitane". Tra i firmatari molte personalità e intellettuali. Tra questi Linda Lanzillotta, Pietro Ichino, Umberto Croppi.