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Atac, approvata la proroga del servizio. E in bilancio 159 milioni per 600 nuovi bus

Meleo: "Atto propedeutico per il risanamento di Atac"

Via libera definitivo alla proroga dell'affidamento in house alla società Atac del servizio di trasporto pubblico capitolino. L'Assemblea capitolina ha approvato all'unanimità con 32 voti favorevoli, provenienti dal M5S e da Fratelli d'Italia, la delibera 2/2018 con cui viene prorogato fino al 3 dicembre 2021 l'affidamento ad Atac, attualmente in scadenza il 4 dicembre 2019, del servizio di trasporto pubblico locale di superficie (bus, filobus, tram) e di metropolitana (linee A, B/81, C in costruzione), del servizio di gestione della rete delle rivendite e di commercializzazione dei titoli di viaggio, nonché del servizio di esazione e controllo dei titoli di viaggio relativi alle linee della rete periferica esternalizzata. 

La proroga è stata definita dall'assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Linda Meleo, come un "atto propedeutico fondamentale per il risanamento di Atac" in vista del deposito in Tribunale del piano industriale per la domanda di concordato preventivo in continuità, da effettuare entro il 26 gennaio, per evitare il fallimento della municipalizzata e il rischio di blocco del servizio di trasporto pubblico a Roma. 

Non solo la proroga. L'Aula ieri ha approvato anche con 27 voti favorevoli e 4 contrari la proposta di delibera di Giunta 6/2018 che contiene la variazione numero 1 al bilancio di previsione 2018-2020 del Campidoglio, che stanzia 159 milioni di euro per l'acquisto di 600 nuovi autobus per Atac, che vanno ad aggiungersi agli 8 milioni già stanziati in sede di approvazione della manovra a dicembre. 

Il provvedimento è stato illustrato dall'assessore al Bilancio del Campidoglio, Gianni Lemmetti. Questa, aveva spiegato Lemmetti già nel pomeriggio in commissione, "è una richiesta di variazione che proponiamo all'Aula anche a seguito delle richieste formulate da Atac per il concordato, abbiamo inserito anche piccole rimodulazioni di spese e finanziamenti per il passaggio elettorale del 4 marzo oltre ad alcune opere giubilari con fondi residui. Abbiamo utilizzato l'avanzo di amministrazione per l'acquisto di nuovi autobus per Atac (30 milioni nel 2018, 30 nel 2019 e 99 nel 2020) che in questo momento ha ancora il contratto di servizio, è un atto propedeutico al deposito del piano industriale per la domanda di concordato che va fatto entro il 26 gennaio". 

Questa delibera, ha sottolineato l'assessore, "è necessaria per mantenere i livelli del contratto servizio e consentire di mantenere i 100 milioni di chilometri all'anno, perchè a oggi Atac non supera gli 87 milioni di chilometri. Il finanziamento" ha concluso Lemmetti "è possibile grazie ai circa 1,3 miliardi di euro di avanzo che abbiamo sul bilancio di Roma Capitale".

Non sono mancate le proteste dei Radicali Italiani. Almeno una ventina di manifestanti si sono alzati in piedi tra le poltrone del pubblico al grido di "referendum, referendum", alzando dei cartelli con il viso stilizzato della sindaca Virginia Raggi e un grosso punto interrogativo sopra la scritta 'Quanto vale uno?'. I militanti radicali chiedono alla sindaca la convocazione del referendum cittadino (la data va indicata entro il 31 gennaio), per cui hanno raccolto oltre 33mila firme, in cui i romani dovranno esprimersi sul mettere a gara o meno il servizio di trasporto pubblico locale di Roma che l'amministrazione pentastellata ha invece intenzione di prorogare almeno fino al 2021. Dopo alcuni minuti di cori ininterrotti che hanno causato una breve sospensione dei lavori in aula Giulio Cesare, i manifestanti hanno lasciato spontaneamente il Campidoglio. 

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