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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Atac, obiettivo più 'chilometri': per operai e autisti arriva il premio produzione

Firmato l'accordo tra l'azienda e i sindacati

Un sistema di premi legati alla quantità di servizio svolto. Per autisti e operai di Atac arriva il "sistema incentivante" basato sulla produzione chilometrica. L'accordo è stato firmato ieri dall'azienda capitolina e dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl autoferrotranvieri e Faisa Confail, dando seguito a quanto previsto in merito dal Piano industriale approvato a novembre. Una sperimentazione che durerà fino a settembre, per un investimento totale si spesa che potrebbe aggirarsi intorno al milione di euro, e che a partire dal 2019 potrebbe essere costantemente estesa a tutto il personale. 

Come spiega Atac in una nota, "sarà premiato il personale appartenente alle singole rimesse che supererà la produzione assegnata nel periodo estivo e di riavvio del servizio scolastico. L'incentivo economico" continua "non sarà erogato a tutti indistintamente, ma soltanto ai dipendenti che avranno maggiormente contribuito al buon risultato della rimessa di appartenenza. Il premio verrà versato per scaglioni crescenti a seconda del livello di obiettivi raggiunti".

In particolare, il premio sarà strutturato su due livelli. Il 'premio di rimessa' definirà la soglia di accesso, data dal rapporto tra la produzione chilometrica realizzata e quella prevista nel periodo tra luglio e settembre, considerando che quest’ultima non è stata calcolata sulla base del contratto di servizio ma sulle reali potenzialità della singola rimessa intermini di servizio, calcolata tenendo conto dell’età della flotta operativa e del personale disponibile. Qualora nel trimestre indicato, la prima sarà superiore alla seconda scatterà il premio. Sono coinvolte le rimesse di Tor Sapienza, Portonaccio, Tor Vergata, Tor Pagnotta, Acilia, Magliana, Grottarossa. Solo la rimessa di Porta Maggiore, coinvolta in questi mesi dai lavori di manutenzione delle linee di tram, verrà valutata tra il 1 settembre e il 30 novembre.

Se la rimessa supera la prima soglia, i singoli operatori di esercizio e gli operai che ne fanno parte possono accedere al premio di produzone. Tre i livelli: far registrare 0, 2 o 5 giorni di "mancata presenza e mancata guida effettiva", tenuto conto dei turni e delle ferie estive. 350 euro per il primo, 230 euro per il secondo, 150 euro per il terzo. I lavoratori operativi in rimesse che "raggiungeranno livelli di produzione superiori al 102 per cento" dei valori fissati  otterranno un'ulteriore somma: 100 euro per chi non è mai mancato, 70 euro per chi si è assentato per un massimo di 2 giorni. Gli importi verranno erogati entro il mese di novembre.

“L'accordo consentirà di migliorare il servizio per la città” scrive Atac nella nota. “Questo nuovo approccio alle attività lavorative da parte di ogni famiglia professionale coinvolta farà crescere il senso di appartenenza, sia a livello aziendale che di singola rimessa, stimolando il lavoro di squadra e consentendo la distribuzione ai lavoratori di una parte dei ritorni economici generati dai recuperi di efficienza”. 

Per il presidente Paolo Simioni: "Questo accordo è un nuovo e fondamentale passo avanti nel risanamento e rilancio di Atac. Grazie anche allo  sviluppo di proficue relazioni con le organizzazioni sindacali, ora siamo in grado di distribuire ai lavoratori una parte della creazione di valore, secondo uno schema che si propone di  portare gradualmente l’efficienza del privato all’interno di un’azienda pubblica”.

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