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Bufera sul tpl capitolino, botta e risposta tra Improta e la Regione: polemiche dall'opposizione

Da una parte le dichiarazioni dell'assessore alla Mobilità: "100 milioni di euro non bastano". Dall'altro la Regione che sblocca i fondi. Polemizza l'opposizione: "Manca un piano industriale"

Occhi puntati sul trasporto pubblico locale capitolino. Proprio mentre in Campidoglio si lavora alla stesura del bilancio che, secondo le stime, dovrebbe tagliare 15 milioni di euro all'assessorato ai Trasporti, i riflettori si accendono attorno ai trasferimenti che dalla Regione Lazio dovrebbero entrare nelle casse capitoline. Ieri, dopo che l'assessore alla Mobilità di Roma Capitale si era lamentato dell'ammontare dei trasferimenti da parte della regione, giudicati “non sufficienti”, la giunta Zingaretti ha deliberato di destinare alle casse capitoline 240 milioni di euro. Novità anche sul fronte della 'governance' dei trasporti. È lo stesso Importa ad aver annunciato in una nota che “entro il 15 maggio andremo a siglare tra Comune e Regione un protocollo d'intesa in materia di trasporti”.  Intanto montano le polemiche per le dichiarazioni di Improta sulla proposta alla Regione di "nominare insieme" i vertici dell'Agenzia per la mobilità.

BILANCIO Ammontano a circa 15 milioni di euro i tagli che nel bilancio 2014 dovrebbero essere apportati alle casse dell'assessorato ai Trasporti: “Nel bilancio stiamo facendo un'attività di razionalizzazione, per quanto riguarda la parte dei trasporti ci sono 15 milioni di tagli, che vanno a gravare sui contratti con Roma Tpl, Agenzia della mobilità e in parte Roma Metropolitane" ha spiegato Improta, al termine della cabina di regia sul piano di rientro in Campidoglio. Per ora però niente tagli alle linee periferiche per cui ieri Improta aveva annunciato un taglio del 10 per cento: “Ci sarà una riorganizzazione che partirà nel 2015, mentre nel 2014 ci saranno orari diversi, sempre con al centro le esigenze dei cittadini".

IL PROTOCOLLO – Dall'assessorato capitolino viene avanzato anche un cambio di 'governance' nel sistema dei trasporti capitolino e regionale. Solo ieri veniva richiesto da Improta una revisione del contratto di servizio tra la Regione e Ferrovie dello Stato sulle ferrovie regionali per trasformarle in un “servizio metropolitano”. Non “un'operazione di spartizione” specifica Improta rispondendo alle polemiche ma “un’assunzione di responsabilità, che conduca i diversi livelli di governo del territorio a riprogrammare in modo integrato e strategico i servizi di trasporto di Roma e del Lazio”. A riguardo quindi l'annuncio di un impegno preso lo scorso 31 marzo insieme all'assessore regionale Civita e alle organizzazioni sindacali “che entro il 15 maggio andremo a siglare, tra Comune e Regione, un protocollo d’intesa  in materia di trasporti”conclude Improta. La strategia è confermata anche dalla Regione Lazio che scrive in una nota di aver istituito formalmente un tavolo con il Comune di Roma “per concertare le scelte strategiche sulle infrastrutture e sui servizi che sono alla base del nuovo piano della mobilità regionale su cui si sta lavorando”.

I FINANZIAMENTI REGIONALI– Solo ieri la giunta Zingaretti ha deliberato il trasferimento di tutti i circa 240 milioni di euro al Comune di Roma Capitale per il trasporto pubblico locale. Del totale 100 milioni di euro sono relativi al 2013 e 140 milioni per il 2014. “Sono davvero soddisfatto per questo importante risultato che rimette sul binario giusto il rapporto tra Regione e Campidoglio per quanto riguarda le risorse necessarie al funzionamento del trasporto pubblico” scrive in una nota il governatore Zingaretti. “Ciò è avvenuto in una regione che aveva previsto zero euro per il tpl di Roma nel 2013 e che, quando individuava le risorse, ne ritardava il pagamento per mesi e anni. Oggi, invece, l’amministrazione regionale ad aprile riesce ad assegnare le risorse per l’anno in corso, dopo aver saldato la gran parte degli importi pregressi pari a circa 900 milioni di euro”.

LA POLEMICA – E proprio in merito ai trasferimenti l'assessore capitolino Improta aveva avuto da ridire sull'importo dei trasferimenti dalla Regione Lazio al Campidoglio. “Il sistema del tpl romano non può sopravvivere con solo cento o duecento milioni di euro” aveva polemizzato l'assessore ai microfoni di Radio popolare Roma. Poi, riconoscendo a Zingaretti il merito di aver sbloccato le risorse per gli anni passati, ha aggiunto: “In totale il ministero trasferisce alla Regione 575 milioni di euro. A breve saranno sbloccati 100 milioni di euro per il 2013. Fino a poco tempo fa il Campidoglio per il Tpl prendeva oltre 300 milioni di euro”.

OPPOSIZIONE – Polemiche dal centrodestra capitolino e regionale. “Ricordiamo che l'ad di Atac, Danilo Broggi, aveva annunciato ad ottobre l'intenzione di presentare il piano industriale entro la fine dell'anno. Il 31 dicembre è passato da un pezzo" dichiara Pietro Di Paolo, capogruppo del Nuovo centrodestra della Regione Lazio. “Ora l'assessore dichiara che senza soldi non si può fare un piano industriale. Non si possono erogare risorse al buio senza uno straccio di strategia di rilancio” continua Di Paolo che si oppone allo sblocco dei fondi da parte della giunta Zingaretti: “L'extragettito regionale della sanità non può essere sperperato a fondo perduto". Le dichiarazioni di Improta sono state dichiarate inappropriate anche da Antonello Aurigemma, consigliere Fi in regione: "Fortunatamente anche il presidente Zingaretti si  è accorto dell'inappropriatezza delle dichiarazioni dell'assessore Improta, qualora ce ne fosse ancora bisogno. Noi restiamo convinti che le scelte debbano essere strategiche e utili a tutelare e salvaguardare Atac che rappresenta, non solo la mobilità capitolina, ma l'intera città di Roma”.

DIBATTITO POLITICO – Ad auspicarsi il rilancio di Atac è Francesco D’Ausilio, capogruppo del Partito Democratico all’Assemblea capitolina:“Con l’introduzione dei costi standard diventa fondamentale chiudere la stagione delle proroghe e procedere alla regolamentazione del nuovo contratto di servizio fra Atac e Amministrazione comunale fino al 2019, fissando corrispettivi e obiettivi da raggiungere”scrive in una nota.“Regione Lazio e Roma Capitale devono lavorare insieme per ottenere risorse adeguate per il comparto del tpl: piuttosto che parlare di nomine all’Agenzia Roma Servizi per la Mobilità sarebbe importante favorire la costituzione condivisa di un’Agenzia unica della mobilità regionale”.

POLEMICA SULLE 'NOMINE' -. A far scattare la bagarre politica anche una dichiarazione di Improta nel corso di un'intervista rilasciata al Corriere della Sera. Dichiara Improta: “Un mese fa ho proposto loro (alla Regione Lazio, ndr) di nominare insieme i vertici di Agenzia per la mobilità proprio per pianificare il futuro”. A sollevare la polemica il vice presidente del Consiglio regionale del Lazio e capogruppo de La Destra Francesco Storace: “In commissione bilancio la maggioranza non sa come rispondere alla richiesta dell'opposizione di chiarire se i soldi all'Atac sono stati dati in cambio della promessa di nomine. Improta ha detto la verità o no? C'è stato o no un indicibile scambio, presidente Zingaretti?" ha scritto in una nota.

LA SMENTITA - Smentisce Improta:“Quando si parla di nomine soltanto chi è cresciuto o è ancora legato a logiche da Prima Repubblica può pensare di occupare solo posti di potere. Chi vuole aggiungere della malizia fuori luogo può interpretare la mia proposta di collaborazione interistituzionale, all’insegna della trasparenza e della condivisione,  come un’operazione di spartizione. Quello che auspico invece è un’assunzione di responsabilità, che conduca i diversi livelli di governo del territorio a riprogrammare in modo integrato e strategico i servizi di trasporto di Roma e del Lazio”. Immediata smentita anche dalla Regione Lazio : “In merito ad alcune dichiarazioni rilasciate oggi dall’assessore alla Mobilità del Comune di Roma Capitale, Guido Improta, riguardo nomine congiunte per i vertici dell’Agenzia capitolina della Mobilità, si fa presente che tali nomine non rientrano nelle competenze della Regione Lazio. L’agenzia della Mobilità capitolina, infatti, è sotto il controllo esclusivo del Comune di Roma Capitale al quale, quindi, spettano le indicazioni sul rinnovo dei vertici e sugli assetti societari”.

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