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Atac, si lavora al nuovo piano trasporti per gennaio. Serve l'aiuto dei privati e fondi per 12 milioni di euro 

Nero su bianco il piano Atac per la ripartenza delle scuole, prevede circa 200 nuove vetture in strada fornite da privati. Per metterlo in atto però servono nuovi fondi

Quasi duecento vetture in più da mettere su strada tramite appalti ai privati. Per un totale di 12 milioni e 300mila euro di extra costi, fondi necessari da chiedere a Stato e Regione. Atac si prepara alla ripartenza del 7 gennaio, quando le scuole secondarie riapriranno (con didattica in presenza al 50%) e migliaia di studenti romani torneranno, con le dovute accortezze, sui banchi. L'azienda ha messo nero su bianco un primo piano di intervento per potenziare la flotta di autobus disponibili, presentandolo all'interno del tavolo coordinato nel mese di dicembre dalla Prefettura di Roma e allegato al documento prefettizio firmato la vigilia di Natale. Un dossier con fissate le linee guida per la riapertura in sicurezza delle scuole e, in parallelo, la garanzia di un adeguato potenziamento sul fronte trasporti.  

Affidamenti ai privati

Come già fatto in parte tra novembre e dicembre, si punta sui privati. La strategia è la stessa: subaffidare alcune linee periferiche meno battute e  spostare autobus Atac su percorsi centrali che da specifiche analisi dei flussi risultano più frequentate, in particolare quelle scolastiche, ovvero linee ordinarie che hanno corse limitate, prolungate o deviate nei pressi di licei e istituti. 

Nel dettaglio si pensa a recuperare in questo senso 122 vetture, subaffidando a operatori esterni le linee date a novembre in gestione a Roma Tpl, confermando ed estendendo il bando di dicembre con il quale Atac ha già appaltato 10 linee periferiche e procedendo con un nuovo bando per le corse esclusivamente dedicate agli ingressi e alle uscite dalle scuole. A questo primo pacchetto di nuove vetture se ne aggiungerebbero altre 70, sempre fornite da privati, da utilizzare per realizzare un sistema di linee ad anello che vadano a servire la domanda proveniente dalla rete dei bus Cotral extraurbani, a supporto della rete metropolitana per il raggiungimento delle destinazioni più centrali.

Servono fondi 

Costo dell'operazione: 12 milioni e 300 mila euro, fondamentali per la realizzazione del piano e non disponibili nelle casse di Atac. "Per poter implementare il modello è tuttavia necessario che venga confermata la disponibilità, a valere sulla suddetta norma nazionale, delle risorse pari a euro 12,3 mln indicate nella tabella della slide precedente" si legge a conclusione del piano. Parte delle risorse, come precisato dal Prefetto nel documento conclusivo al tavolo tecnico, dovrebbero essere comprese tra i fondi statali stanziati con il decreto legge del 2 dicembre. Al momento sono arrivati 10 milioni e 468 euro alla Regione Lazio, un acconto pari all'80% dell'importo complessivo. Nella legge di bilancio poi, in corso di approvazione, è prevista l'erogazione di ulteriori 200 milioni per il finanziamento dei servizi aggiuntivi per l'anno 2021.

I controlli in metro e alle pensiline

Strettamente legati al piano trasporti anche i controlli per evitare resse alle fermate dei mezzi. E qui dovrà scendere in campo il Comune. Su indicazione della Prefettura, l'ente locale sarà chiamato a impiegare agenti della Polizia locale e volontari della Protezione civile. Anche le metropolitane poi avranno bisogno di rinforzi per contenere i flussi di utenti in aumento. Sul punto l'azienda avvisa l'ente locale: "L'incremento degli accessi alla metropolitana, nelle condizioni date, comporterà la necessità di effettuare operazioni di contingentamento con forze aggiuntive rispetto a quelle messe in campo da Atac". 

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