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Atac, Pedica (Idv): "Aumentare costo del biglietto è un'indecenza"

Il senatore Idv Stefano Pedica afferma: "Alemanno si dimetta e ci faccia tornare a vivere"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

“Circa un anno fa il sindaco, per salvarsi dallo scandalo parentopoli, allontanava con fermezza l'idea di aumentare il biglietto dei mezzi pubblici, oggi passato il tempo giusto per rientrare dallo scandalo dei parenti, l'ipotesi che veniva scartata sembra divenire, invece, realtà”. È quanto afferma in una nota il senatore dell'Italia dell'Italia dei Valori Stefano Pedica. “Alemanno non abusi oltre del senso di smarrimento di tutte quelle famiglie che pur avendo investito negli studi per la formazione dei propri figli non riescono a vederli occupati, perché scavalcati dai parenti e dagli amici; non abusi  della pazienza di chi, stringendo i denti e la cinghia, inventa ogni giorno la vita perché provato dalla crisi, le famiglie romane sono stanche di prendere sonori schiaffoni in faccia".

"Aumentare il costo del biglietto ora è un'indecenza – avverte Pedica – perché cresce il numero di coloro che non arrivano alla terza settimana del mese, cosa viene chiesto di pagare ai cittadini? La parentopoli, i rimborsi, gli stipendi smisurati dei dirigenti? Quali sacrifici devono fare ancora i dipendenti Atac e tutti coloro che attraverso le ditte sub appaltatrici hanno prestato servizio, per difendere il proprio posto di lavoro ed il salario, lo stesso che oggi non è più garantito. Il sindaco si prepari ad azioni di protesta eclatanti, in difesa del servizio pubblico e del lavoro. Alemanno si dimetta, finisca insieme a Berlusconi e ci faccia tornare a vivere – conclude il senatore -. I cittadini chiedono lavoro e dignità, parole bandite dal vocabolario politico  del premier e di tutti i suoi seguaci”.

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