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Atac, Onorato (Udc): "Prezzo della gestione dissennata non sia pagato dai lavoratori"

Alessandro Onorato, capogruppo Udc in Campidoglio, esprime la sua solidarietà ai lavoratori di Atac

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

“Il prezzo della gestione dissennata dell’Atac non può essere pagato dai lavoratori e dai cittadini romani. Siamo ormai alla resa dei conti, perché i soldi dell’azienda e del Comune sono finiti, e nonostante il previsto aumento del biglietto, tra appalti poco trasparenti, assunzioni discutibili, sprechi e benefit ingiustificati per i dirigenti il fallimento sembra dietro l’angolo. Dobbiamo evitare che a pagare il prezzo più alto siano i 12mila dipendenti: prima di arrivare a colpire autisti, macchinisti meccanici bisogna tagliare gli sprechi conclamati e soprattutto allontanare i partiti dalla gestione dell’azienda”. Lo afferma in una nota Alessandro Onorato, capogruppo Udc in Campidoglio.

“I cda di Atac targati Pdl e Pd – prosegue Onorato – hanno fatto per anni il bello e il cattivo tempo, dando vita in assoluto consociativismo a scandali come Parentopoli e Appaltopoli. E adesso a subirne le conseguenze sono i dipendenti, che rischiano di perdere il lavoro, e i cittadini romani, che pagano per un servizio non all’altezza della Capitale. Per questo – conclude il capogruppo Udc – esprimiamo la nostra solidarietà ai lavoratori di Atac, sperando che l’azienda e il Comune di Roma riconsiderino i loro piani”.

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