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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Atac, 450 autisti in meno nel 2016: "Non riconfermati i 350 a tempo determinato"

Lo ha spiegato l'assessore alla Mobilità Guido Improta nel corso della presentazione del Piano Industriale. "I restanti sono dipendenti che andranno in pensione". Nel documento anche le nuove 'regole d'ingaggio' per tutti i dipendenti

Una diminuzione del personale Atac, dal 2014 al 2016, di quasi cinquecento unità. Di questi 454 sarà “esercizio di superficie”: autisti. È quanto contenuto nel Piano industriale 2015 – 2016 dell'azienda capitolina presentato questa mattina dall'ad Danilo Broggi e dall'assessore alla Mobilità Guido Improta. L'esercito di dipendenti Atac passerà quindi da 12.184 a 11.686 in tre anni, a partire dal 2014, per un totale di 498 dipendenti in meno. Quasi tutti impegnati su strada. Non esuberi veri e propri. Se oltre cento dipendenti andranno in pensione senza essere reintegrati, il grosso del 'buco' è costituito dai lavoratori a tempo determinato. “Si tratta di circa 350 autisti assunti a tempo determinato che, quando la razionalizzazione del servizio e le nuove regole d'ingaggio per i dipendenti saranno entrate a pieno regime, non saranno più funzionali all'azienda e non verranno riconfermati” ha spiegato Improta. Diminuisce anche il costo per il personale: da oltre 550 milioni di euro nel 2014 a poco meno di 520 nel 2016.

AUMENTO ORARIO DI LAVOROCome anticipato ieri, per gli autisti il turno di lavoro si allunga a 7.15 ore. Aumentano anche le ore settimanali, da 32 a 36. “Non stiamo chiedendo delle cose in più ma il rispetto del contratto nazionale. Questo porterà a un incremento della produttività media degli operatori di esercizio pari al 12,5%” ha spiegato Broggi nel corso della commissione. “Per il personale viaggiante nel settore metro e ferroviario occorre modificare l'articolazione dei turni, rimuovendo i vincoli che determinano un coefficiente di produttività non coerente al fine di raggiungere un numero annuo di ore di condotta netta per agente pari a 900, contro le 736 attuali”.

PERMESSI E FERIEStretta anche sui permessi sindacali. “Nessuno dice dice di abolire i permessi sindacali” ha spiegato Broggi. “Ma ad oggi dentro Atac contiamo 300 lavoratori tra sindacalisti e rsu. Credo si debba arrivare a una limitazione dei permessi”.

RINNOVO CONTRATTO “Abbiamo intenzione di procedere con il rinnovo del contratto nazionale” ha spiegato Improta che ha commentato quanto accaduto nel maggio scorso quanto l'azienda capitolina ha revocato la sua adesione all'Asstra, l'associazione di categoria delle aziende pubbliche che operano nel settore del trasporto locale. “Abbiamo fatto quella scelta perché credevamo che l'associazione non avesse alcun interesse a procedere al rinnovo” ha spiegato l'assessore. “Oltre a rivedere le regole d'ingaggio nei prossimi mesi procederemo anche al rinnovo del contratto nazionale. Abbiamo messo anche delle risorse per farlo” ha aggiunto indicando i 10 milioni di euro indicati per il 2015 e altri 10 per il 2016.

INCENTIVI E QUALITA' - “E' ora di smetterla di pensare che tutti i dipendenti Atac siano inefficienti” ha affermato Improta. “Pensiamo di introdurre un salario variabile che premi chi lavora bene e chi produce” ha spiegato. Si tratta, si legge nel piano, “di meccanismi e regole tendenti a orientare il salario variabile verso incentivi che premino la quantità, la qualitò e la regolarità delle prestazioni”.  

MANUTENZIONEDa rivedere, per i vertici Atac, anche il sistema della manutenzione “che andrà internalizzata”. Oltre all'aumento del monte ore settimanale che arriverà a quota 39, è in programma anche una revisione dell'organizzazione dei turni. “Non si può pensare di aggiustare i veicoli durante il giorno tenendole lontane dalla strada” ha spiegato Broggi. “Pensiamo sia meglio, come del resto accade in altre aziende, procedere all'organizzazione di turni notturni o tardo pomeridiani”.

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