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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Atac, il Campidoglio riacquista gli immobili messi all'asta con il concordato

Nel mirino della giunta Gualtieri l’area del Centro Carni di via Severini e l’area Garbatella di via Libetta-via degli Argonauti: diventeranno depositi per i nuovi tram

Roma Capitale dà il via libera alla riacquisizione degli immobili che Atac aveva messo all’asta con il concordato, la procedura avviata dalla giunta Raggi per evitare il fallimento della partecipata. La giunta Gualtieri ha approvato martedì una delibera che, alla luce dell’interesse pubblico, autorizza il Comune a partecipare alla procedura competitiva "per l’acquisizione di alcuni immobili e sottostazioni elettriche" messe all’asta, così da reintegrarle nel proprio patrimonio.

Tutte le strutture sono già presenti nel Pums (Piano Urbano di Mobilità Sostenibile): l’area del Centro Carni di via Severini, l’area Garbatella di via Libetta-via degli Argonauti, e le sottostazioni elettriche San Paolo di viale della Piramide Cestia e Nomentana di via del Policlinico. Obiettivo del Campidoglio, evitare che asset strategici per lo sviluppo del Piano Urbano di Mobilità Sostenibile vengano acquistati dai privati a prezzo ribassato, come accaduto per esempio per l’ex rimessa Delle Vittorie di piazza Bainsizza.

Messa all’asta nell’ambito del concordato preventivo, nel dicembre del 2021 il Campidoglio aveva deciso di riscattare l'ex rimessa per usarla come asset centrale nel progetto “Full Green”, inserito anche nel Pnrr, e ospitarvi 100 mezzi elettrici. Operazione che si è chiusa con un nulla di fatto, perché la procedura di messa all’asta della rimessa era stata aggiudicata a privati che avevano superato l’offerta di Roma Capitale di 100.000 euro.

La riacquisizione delle aree Garbatella e Centro Carni, per il Campidoglio, sono una seconda occasione di riscatto: il piano è di utilizzarle come deposito per i nuovi tram, “realizzando la più grande opera di risistemazione dei depositi tranviari in città dai tempi della realizzazione di Porta Maggiore”, come ha spiegato l’assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Eugenio Patenè.

Patanè: "Concordato operazione scellerata"

“Stiamo lavorando fin dal nostro arrivo, insieme all’assessore Tobia Zevi che ringrazio per il lavoro svolto, per riacquisire beni strumentali che Atac aveva messo in dismissione in seguito ad una scellerata operazione di concordato preventivo - ha sottolineato Patanè - nella convinzione che le idee e i progetti che abbiamo per rivoluzionare la mobilità cittadina, tra cui le nuove linee di tram, i prolungamenti delle linee di metropolitana e il rinnovo della flotte bus di Atac, devono essere accompagnati e supportati da infrastrutture e da asset patrimoniali adeguati da destinare al Trasporto pubblico locale”.

Nei giorni scorsi il Comune, nell’ottica di una rigenerazione completa del sistema di trasporto pubblico, ha anche annunciato 350 nuove assunzioni di autisti tra il 2023 e il 2024: il bando è stato pubblicato, e attraverso le candidature e le prove attitudinali verrà stilata una graduatoria da cui si potrà attingere per inserire in organico i nuovi autisti in base alle esigenze.

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