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Atac, troppe ferie arretrate: Fantasia manda tutti 'a casa'

Un circolare impone ai dipendenti della muncipalizzata di prendere almeno dieci giorni di ferie entro la fine dell'anno e "senza possibilità di proroga". Faisa Confail Lazio: "Servizio a rischio"

Ferie obbligate per i dipendenti Atac. E' questa la ricetta messa in campo dall'amministratore unico Manuel Fantasia per 'aggredire' il considerevole monte ferie nelle disponibilità dei lavoratori dell'azienda capitolina. Il modo più semplice per non ritrovarsi, alla fine dell'anno, a dover versare le ferie "maturate e non godute" nelle buste paga dei dipendenti mettendo ulteriormente a rischio le casse disastrate dell'azienda. Il dirigente voluto della nuova amministrazione pentastellata ha così diramato una circolare interna con la quale "si comunica a tutto il personale che entro il 31 dicembre 2016 dovrà essere fruita tutta la spettanza".

Una decisione che dovrà essere applicata "senza alcuna possibilità di proroga". I dipendenti Atac con ferie residue agli anni precedenti sono così costretti a prendersi almeno dieci giorni di ferie entro il 31 dicembre e altri 10, sempre come "quantitativo minimo", entro "e non oltre" il 31 marzo del 2017. Il tutto "compatibilmente con le esigenze di servizio". E qui sta il punto. Al 31 dicembre manca davvero poco. Spetta ai "responsabili" far combaciare le esigenze di servizio con questo massiccio ricorso alle ferie. Un calcolo sul quale pesa anche la cronica carenza di mezzi, aggravata dalle difficoltà registrate negli ultimi giorni di recuperare i bus guasti dalla strada. "Dato il ridotto tempo a disposizione" conclude la circolare "il programma dovrà avere attuazione immediata". 

A lanciare l'allarme è il sindacato Faisa Confail Lazio: "Si rischia di creare ulteriori disservizi" la denuncia.  "Considerato che ogni dipendente, tra autisti e macchinisti, ha in media 30 giorni di ferie arretrate, e considerato che sono stati già apportati dei tagli alle corse, c'è il forte rischio che il servizio ne risenta pesantemente" afferma Claudio De Francesco, segretario Faisa Confail Lazio. "Non capiamo il motivo di questo improvviso cambio di direzione anche perché fino a ieri le ferie venivano spesso negate ad autisti e macchinisti con la motivazione di carenza di organico in servizio".

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