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Sabato, 25 Marzo 2023
Politica

Atac, è lotta a ritardi e criminalità: gps e microspie per controllare i mezzi

E' il piano della municipalizzata capitolina per permettere un intervento tempestivo sui mezzi in caso di emergenza e rendere più efficiente il servizio. Improta: "Chiederemo all'autista i motivi"

L'hanno già bollato come l'arrivo del Grande Fratello sui mezzi Atac. Microfoni nascosti che permetteranno di ascoltare le conversazioni dei passeggeri a bordo senza che questi se ne accorgano. Una misura di sicurezza, finalizzata a 'leggere' le situazioni di pericolo e intervenire per tempo ma che rischia di intercettare migliaia di conversazioni private, telefonate e dialoghi a ignari passeggeri. A riportare la notizia è Il Messaggero che parla di “una svolta che sarà operativa in pochi mesi”. Non più quindi solo telecamere di videosorveglianza già presenti, secondo quanto riporta il quotidiano, su circa 400 mezzi della municipalizzata capitolina.

E maggior controllo ci sarà anche per i lavoro degli autisti. Il sistema che dovrebbe essere installato, chiamato AVM ovvero 'Automatic Vehicle Monitoring', si legge sul Messaggero “attraverso il monitoraggio satellitare, consentirà anche alla Centrale operativa della mobilità di sapere in tempo reale dove sono gli autobus e quanto tempo impiegano a raggiungere fermate e capolinea, anche tenendo in considerazione i flussi del traffico”.  Un modo per rendere più efficiente il servizio, grazie alla possibilità di segnalare guasti e imprevisti, e quindi anche di prendere le contromisure per farvi fronte. Gli stessi autisti avranno a disposizione un dispaly per “vedere la propria condizione di anticipo o ritardo” o “segnalare la presenza di tanti passeggeri in fermata”. L'altro lato della medaglia però, almeno per i conducenti, sarà un maggior controllo sulla produttività. Il sistema infatti dovrebbe obbligare “gli autisti a giustificare ogni ritardo”.

Intervistato ai microfoni di Isoradio l'assessore alla Mobilità Guido Improta ha spiegato: “Abbiamo deciso che Atac installerà il sistema di monitoraggio entro maggio 2015” ha dichiarato. Con quel sistema dovrebbe essere possibile “sapere in ogni istante dove sono i mezzi, se c'è qualche anomalia, e chiedere all'autista il motivo per cui non si sta rispettando l'ordine di servizio”.

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