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Sabato, 20 Aprile 2024
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Atac, il Comune acquisterà le vecchie rimesse bus: stanziati a bilancio 35 milioni di euro per l'operazione

La vendita del patrimonio immobiliare dell'azienda partecipata era già prevista nel procedimento di concordato preventivo avviato per salvare le casse aziendali. Sul punto gli stessi commissari del Tribunale avevano chiesto un'accelerata

Il Comune di Roma acquisterà da Atac i vecchi depositi bus da anni inutilizzati. Lo farà con quasi 35 milioni di euro stanziati nel maxi emendamento al bilancio previsionale votato ieri in Consiglio comunale. Nel dettaglio, 32 milioni e 940 mila euro serviranno agli acquisti delle rimesse di piazza Ragusa e piazza Bainsizza, mentre 1 milione e 830 mila verrà destinato all'ex parcheggio di Acilia. 

Le richieste del concordato

Un'operazione che servirà a livello infrastrutturale per le opere pubbliche che il Campidoglio ha inserito nel Pums (Piano urbano di mobilità sostenibile), funivie e tram (vedi il progetto del tram della Musica per piazza Bainsizza). Certo sarà fondamentale anche per rispondere a determinate richieste di liquidità contenute nel concordato preventivo, procedura partita in Tribunale nel 2017 per scongiurare, lo ricordiamo, il fallimento dell'azienda partecipata del trasporto pubblico. 

La lettera dei commissari

A chiedere un'accelerata sul fronte della vendita del patrimonio Atac erano stati gli stessi commissari che stanno seguendo la procedura di concordato, in una lettera recapitata a Roma Capitale lo scorso gennaio, parlando di uno scostamento di circa 50 milioni di euro nei flussi di cassa destinati al salvataggio dell'azienda. 

Ma già il 30 novembre scorso il Comune con una memoria di giunta aveva messo le mani avanti promettendo l'acquisto dei due depositi di piazza Ragusa e piazza Bainsizza e appunto del parcheggio di Acilia per un totale stimato allora di 26 milioni e mezzo di euro. Anche perché nel frattempo l'asta degli immobili Atac è stato un flop: solo una sede delle nove messe in vendita a maggio 2020 è stato venduto. 

Maxi emendamento

Nello stesso maxi emendamento votato ieri in Aula troviamo, alla voce mobilità, lo stanziamento di 240 milioni di euro per progetti vari. Dalla fornitura di treni per le linee A e B della metro, alla manutenzione delle rotabili e nuovi collegamenti tranviari, oltre 60 milioni di euro per le infrastrutture (di cui 24 milioni per il Comprensorio direzionale Pietralata-via Sublata, 7 milioni per opere a scomputo del consorzio Tiburtino, 3 milioni per la via Tiburtina, 1,2 milioni per il programma di recupero urbano Palmarola-Selva Candida, 150 mila per il parco fotovoltaico), i quasi 35 milioni per l'acquisto delle rimesse Atac. 

A questi, con un emendamento aggiuntivo, si sommano i fondi statali che vengono recepiti per la realizzazione della funivia Battistini-Casalotti per oltre 109,5 milioni fino al 2023. Ricordiamo che l'opera servirà sette stazioni - Battistini, Acquafredda, Montespaccato, Torrevecchia, Campus, Collina delle Muse-Gra e Casalotti - ma non sarà direttamente collegata al capolinea della metro A Battistini da cui, la filovia, dista circa 200 metri. 
 

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