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Atac, il pasticciaccio dei 70 bus a noleggio: omologarli costa troppo, tornano in Israele

Alla fine l'azienda ha deciso di recidere il contratto con il fornitore. Atac: "Non ci saranno penali". Piccolo (Pd): "Presentata interrogazione a Raggi e accesso agli atti"

Non c'è pace per il trasporto pubblico capitolino. I 70 bus promessi che già dovevano essere in circolazione ad alleviare la cronica carenza di mezzi, tornano da dove sono partiti: Tel Aviv. Un pasticciaccio brutto quello degli autobus a noleggio, presi in attesa dei 227 turchi acquistati con la gara Consip, che una volta sbarcati sul territorio nostrano, non si sono potuti immatricolare. Il problema? Per circolare sulle strade, in ottemperanza alla normativa UE, dovrebbero appartenere alla classe Euro 6. Invece sono Euro 5, e la procedura di omologazione è complessa e costosa. 

Secondo stime fornite dal Partito democratico che hanno portato a galla il caos, si tratta di circa 6mila euro per ogni mezzo, da moltiplicare per 70, il numero totale di bus noleggiati. Un bel costo: 420mila euro, a fronte di un canone di noleggio di 500mila al mese. E la messa in strada non sarebbe comunque garantita perché cambiare semplicemente il pezzo non basta. Poi ci sono i test da superare. Insomma, una spesa eccessiva a fronte di una condizione di incertezza di fondo. Da qui la decisione di recidere il contratto con i fornitori. I bus tornano in Israele. 

"Abbiamo depositato un'interrogazione alla sindaca e fatto un accesso agli atti per capire a questo punto cosa dobbiamo aspettarci" commenta la consigliera dem Ilaria Piccolo. Ci saranno penali da pagare?  "E' una questione che Atac deve chiarire quanto prima, abbiamo richiesto appositamente una commissione Trasparenza". Attendendo i dettagli, nel pomeriggio l'azienda di via Prenestina ha risposto nel merito con una nota stampa. "Sono state ha adottate per tempo tutte le misure idonee necessarie per garantirsi da eventuali danni. Fra queste si ricorda che sugli anticipi versati al fornitore è stata accesa una polizza fideiussoria che tutela l'azienda da ogni inadempienza". Anticipi del 16% sull'importo totale. 

Intanto il Campidoglio, interpellato sulla questione, rassicura sul fatto che presto la toppa verrà coperta dai 227 mezzi acquistati da Roma Capitale. E' da chiarire come cedere gli autobus dal Comune, acquirente, alla partecipata. Si tratta di definire i termini di un contratto di usufrutto e per farlo serve una delibera di giunta, in cantiere in questi giorni. La speranza è di veder circolare i nuovi torpedoni entro settembre. Per il momento, l'unica partita andata a buon fine è quella noleggiata da Cialone Tour, 38 mezzi, da Frosinone, in attività da febbraio. 

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