Atac, è guerra all'evasione: in 150 dagli uffici alla strada per fare i controllori
Firmato l'accordo tra l'azienda capitolina e i sindacati che prevede l'aumento delle risorse impiegate per la verifica del titolo di viaggio: già da settembre in campo 330 unità
Potenziare in maniera strutturale l'attività di verifica dei titoli di viaggio aumentando l'efficienza e l'efficacia dei controlli. È questo il contenuto di un accordo firmato tra Atac e le organizzazioni sindacati in coerenza con le linee guida per il piano di ristrutturazione aziendale indicate dall'assessore alla Mobilità, Guido Improta, all'inizio dello scorso mese di agosto. Le nuove risorse verranno attinte dagli 'uffici'. A comunicarlo è la stessa azienda capitolina in una nota.
L'ACCORDO – L'intesa con i sindacati prevede un aumento delle risorse coinvolte nelle operazioni di verifica al cui dimensionamento si arriverà attingendo da bacini già individuati e prevedendo l'integrazione di altre 150 unità fra quadri e dirigenti aziendali che verranno utilizzati in attività spot di verifica in logica di task force. Nell'accordo si prevede inoltre la possibilità di avviare opportuni percorsi di formazione per il personale nonché l'impiego sui mezzi di personale in borghese.
I NUMERI – Si legge nella nota di Atac: “Il numero dei controllori quindi già da settembre aumenterà in maniera considerevole. Nel mese appena iniziato le risorse impegnate nell'attività di verifica arriveranno a 330 unità rispetto agli attuali 70 controllori presenti attualmente in azienda. Di queste 160 sono quelle impiegate a tempo pieno”.
RAZIONALIZZAZIONE – Non solo un aumento numerico del personale deputato al controllo del titolo di viaggio. Come spiega Atac nell'accordo viene individuato “un nuovo modello organizzativo che prevede una razionalizzazione delle funzioni di coordinamento e la realizzazione di investimenti in tecnologie”. Anche l'impiego delle risorse divenetrà più “flessibile” tramite l'organizzazione del lavoro “in progetti”. Infine si punta anche ad una maggiore efficacia di quello che viene definito “l'impianto sanzionatorio” tramite la possibilità di un pagamento telematico delle sanzioni.
LOTTA ALL'EVASIONE E CULTURA DEL MEZZO PUBBLICO – Con l'accordo Atac prosegue quindi il percorso di lotta all'evasione iniziato mesi fa “sia per recuperare risorse indebitamente sottratte al sistema romano della mobilità, sia per contribuire a diffondere la cultura di un uso corretto del mezzo pubblico” si legge nella nota. “Il pagamento del titolo di viaggio è infatti un elemento determinante, essendo il doveroso corrispettivo dell'altrettanto rilevante diritto a un servizio efficace e di qualità. Tali azioni verranno supportate da apposite campagne di comunicazione”.
IL CASO DI AGOSTO – A sostegno della strada intrapresa Atac fornisce qualche numero in merito al mese di agosto. “Nel tempo di attuazione dell'accordo sindacale, che arriverà progressivamente a regime entro la fine dell'anno, Atac proseguirà nelle azioni di lotta all'evasione che, già dall'agosto scorso in un primo avvio, hanno condotto a importanti recuperi di efficienza. In soli quattro giorni di verifica potenziata sono stati controllati 260 mezzi, 5.100 utenti e sono stati elevate 223 sanzioni a persone sprovviste di titolo di viaggio. Le linee di superficie interessate sono state le seguenti: 780-916-46-80-53-83-85-87-160-492-62-63-810-271-60- 170-40-64-81-628-70-30-44-H tram 8”.